Dazi sulle auto cinesi: arriva la “legge”, ma l’Europa chiude le fabbriche

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Vaielettrico.it ECONOMIA

La Commissione europea ha approvato in via definitiva i dazi sulle importazioni di auto dalla Cina. Oppure, come nel caso di Tesla, per auto prodotte negli stabilimenti cinesi. Le tariffe aggiuntive vanno dal 7,8 a 35,3 per cento. I dazi entrano in vigore dal 31 ottobre. Anche se Bruxelles ha annunciato che continuerà a trattare con il governo di Pechino per raggiungere un accordo che scongiuri la guerra commerciale. (Vaielettrico.it)

Su altre fonti

Geely: 18,8% SAIC: 35,3% (Contropiano)

Pechino «adotterà tutte le misure necessarie per proteggere con fermezza i legittimi diritti e interessi delle sue aziende», pur prendendo atto che l'UE continuerà le «consultazioni con la Cina sul piano di impegno sui prezzi». (Corriere del Ticino)

I nuovi dazi entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.Le aliquote dei dazi, aggiuntivi rispetto a quelli già esistenti, sono calibrate individualmente su ciascun produttore cinese che esporta verso l’Ue, in modo da compensare l’effetto delle sovvenzioni ricevute da quelle imprese, che danneggiano l’equa concorrenza con i produttori europei, come ha concluso l’indagine condotta dalla Commissione sulla filiera dei veicoli elettrici a batteria in Cina (Agenzia askanews)

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La Commissione Europea ha deciso di adottare una linea severa nei confronti delle auto elettriche importate dalla Cina, introducendo dazi significativi che entreranno in vigore a partire dal 31 ottobre 2024. (Giornale La Voce)

Il settore automotive in panne nella riconversione all’elettrico getta un’ombra pesante sulla ripresa dell’industria europea (e offusca le previsioni di crescita di quella americana) proprio mentre la Commissione Ue tira dritto e individua in Pechino un co-responsabile del malessere generale, facendo scattare in via definitiva i nuovi dazi fino al 35,3% per colpire le vetture a batteria a basso costo “made in China”. (ilmessaggero.it)