Attenzione, torna l'ora solare. Siamo pronti?

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
LA NAZIONE SALUTE

A partire dalla notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, l’ora solare farà il suo ritorno con lo spostamento delle lancette dell’orologio indietro di un’ora, precisamente dalle tre alle due. Questo cambio garantirà un’ora in più di luce naturale nelle prime ore del mattino, mentre il calare del buio arriverà più velocemente nel pomeriggio. Di conseguenza, le giornate appariranno progressivamente più corte, fino a culminare nell’arrivo della primavera e nel ripristino dell’ora legale, previsto per la notte fra il 29 e il 30 marzo 2025. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altri giornali

Tra sabato 26 e domenica 27 ottobre bisognerà riportare indietro le lancette degli orologi di un'ora, per tornare all'ora solare, come avviene da decenni in Italia e in altri Paesi. Una proposta per farlo era arrivata nel 2018, ma è bloccata da anni. (Fanpage.it)

Sono anni che il dibattito è acceso se mantenere l’ora legale per tutto l’anno. Il Parlamento Europeo, nel 2018, fu chiamato a dare un parere sull’abolizione del cambio dell’ora, ma ogni nazione fu alla fine lasciata libera di decidere. (LuccaInDiretta)

In generale, con il passaggio all’ora solare, potremo disporre di 60 minuti di luce in più al mattino, ma le giornate saranno più brevi. (Provincia Granda)

Con l’ora solare che riporta indietro di 60 minuti le lancette dell’orologio aumentano i disagi per circa mezzo milione di pugliesi che soffrono di insonnia con ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La Società italiana di medicina ambientale e Consumerismo … Ma, per un gruppo di studiosi britannici, i benefici finiscono qui: primeggiano solo gli effetti negativi. (Il Fatto Quotidiano)

E soprattutto, se fa bene o meno all'ambiente. Ogni volta che arriva questo periodo dell'anno, soprattutto negli ultimi tempi, ci si continua a interrogare se il cambio dell'ora sia una pratica che al giorno d'oggi ha ancora senso. (la Repubblica)