«L’Egitto non è un Paese sicuro»: il Tribunale di Catania annulla il trattenimento di una persona migrante. Salvini: «Giudici comunisti non applicano le leggi»

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I giudici siciliani non hanno convalidato il provvedimento del questore di Ragusa: è la prima decisione di questo tipo dopo il decreto del governo Meloni «In Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani». Tradotto: «Non è un Paese sicuro». Con questa motivazione, il Tribunale di Catania non convalida il trattenimento, disposto dal questore di Ragusa, di una persona migrante arrivata in Italia dallo Stato africano, e che a Pozzallo ha chiesto lo status di rifugiato. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Ancora, avete la fissazione..." e sorride, mentre lasciava il Villaggio Difesa. Ma alla buona notizia della giornata, la ripresa delle partenze dei migranti in direzione dell'Albania, ha fatto da contraltare un'altra sentenza blocca-rimpatri arrivata (Secolo d'Italia)

In Italia, però, i giudici continuano a non convalidare i trattenimenti nei centri, nonostante il decreto legge approvato in tutta fretta dal governo lo scorso 21 ottobre che ha riformulato la lista dei Paesi sicuri. (ilmessaggero.it)

Roma, 4 nov. Questa la linea del governo dopo il nuovo stop ai trattenimenti arrivato dal Tribunale di Catania.In mattinata, al termine della visita al Villaggio Difesa al Circo Massimo, Giorgia Meloni risponde con una battuta – ma che cela insofferenza – al cronista che ipotizza il “flop” dell’intesa con Tirana: “Ancora? Avete una fissazione…”, taglia corto infilandosi in macchina. (Agenzia askanews)

"L'Egitto non è un Paese sicuro": non convalidato il fermo di un migrante. Salvini: "Giudici comunisti che non applicano le leggi"

“E’ la prima pronuncia di questo tipo dopo il decreto legge sui paesi sicuri”, afferma la legale del migrante. CATANIA – “Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l’Italia. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Il braccio di ferro tra magistratura e governo sui migranti continua con il ministro dell'Interno che dà il via libera a nuovi trasferimenti in Albania, in virtù del nuovo decreto aggiornato al 23 ottobre con l'obiettivo di superare l'empasse creatosi dopo il primo viaggio, e un giudice di Catania che non ha convalidato il trattenimento di uno straniero proveniente dall'Egitto, perché considerato «Paese non sicuro» (la stessa formula utilizzata dai giudici di Roma e dalla Corte europea). (ilgazzettino.it)

Una decisione sufficiente per innescare la polemica, anche perché è la prima dopo l'emanazione del decreto con l'elenco dei Paesi considerati "sicuri". "In Egitto ci sono troppe violazioni dei diritti umani e per questo non è un Paese sicuro". (Tiscali Notizie)