L’attacco degli artisti a OpenAI: “Abbiamo aperto Sora a tutti”
Un gruppo di artisti ha diffuso illegalmente l’accesso a Sora, l’IA che genera video svelata da OpenAI a febbraio scorso e mai aperta al pubblico. Alcuni beta tester della nuova intelligenza artificiale, selezionati per evidenziare pregi, difetti e criticità, hanno deciso di rendere pubblico l’accesso al modello in segno di protesta, contro quella che hanno definito una pratica di sfruttamento. Gli artisti hanno accusato OpenAI di aver approfittato del loro lavoro gratuito per scopi di ricerca e pubbliche relazioni, chiedendo test e feedback senza alcuna remunerazione e usando il loro contributo per legittimare artisticamente il prodotto: una dinamica che hanno descritto come "art washing". (la Repubblica)
Su altri giornali
OpenAI si ritrova al centro di una polemica inaspettata dopo aver concesso l'accesso anticipato al suo nuovo strumento di intelligenza artificiale generativa per la creazione di video, Sora, a circa 300 artisti e filmmaker. (Il Piccolo)
Un gruppo anonimo, autodefinitosi "PR Puppets", ha recentemente rilasciato l'accesso a Sora, il generatore video di OpenAI ancora in fase di sviluppo, attraverso un progetto sulla piattaforma Hugging Face. (DDay.it)
Questo particolare modello è stato consegnato nelle mani di un gruppo di creativi beta tester e da allora non se n’è praticamente saputo più niente, almeno fino ad oggi. Lo scorso mese di febbraio, OpenAI ha presentato al mondo Sora, il suo primo modello di generazione video con intelligenza artificiale che aveva stupido davvero tutti per la qualità delle riprese. (GizChina.it )
Ha dato la stura ad una serie di sistemi che usano l'IA generativa – di Meta, Google e Adobe, solo per citarne alcuni – a cui l'industria creativa guarda con allarme. – “Non siamo burattini”: è questa la frase con cui un gruppo di artisti che si definisce ironicamente “PR Puppets”, burattini delle PR appunto, ha protestato negli Stati Uniti contro il sistema di generazione di video di OpenAI, Sora (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Un gruppo di artisti accusa OpenAI di sfruttare il lavoro creativo non retribuito, rilasciando un accesso anticipato non autorizzato al modello AI di video generativi, Sora. (Multiplayer.it)