23 maggio, niente manganelli per il corteo della contestazione. Interrotto il discorso di Maria Falcone. Gli studenti: 'Fuori la mafia dallo Stato'

Repubblica TV INTERNO

Un serpentone rumoroso di un migliaio di persone ha sfilato per il centro storico di Palermo e fino in via Notarbartolo per il corteo del 23 maggio. A distanza di un anno dall'anti-corteo che lo scorso anno vide terminare la manifestazione con manganellate e disordini a pochi passi dall'Albero Falcone, studenti e associazioni, sindacati e attivisti sono scesi di nuovo in strada per gridare una antimafia "sociale e intersezionale", come dicono, e cioè portatrice degli interessi della collettività, di una cultura della pace contro ogni conflitto e contro complicità dello Stato e omertà (Repubblica TV)

La notizia riportata su altre testate

Nel pomeriggio di oggi, 23 maggio 2024 si è svolto un corteo nella città di Palermo per ricordare le vittime della Strage di Capaci. Dal polo di Giurisprudenza del capoluogo siciliano diverse centinaia di persone si sono incamminate sotto il sole cocente verso “l’albero di Falcone” che si trova in via Notarbartolo, nelle immediate vicinanze del palazzo in cui abitava il magistrato. (Fanpage.it)

Mentre le centinaia di persone che si affollano sotto le fronde all’Albero Falcone applaudono all’unisono. Sul palco c’è Maria Falcone, sorella di Giovanni, che commossa segue l’applauso scrosciante della folla. (Giornale di Sicilia)

Sala alla commemorazione: "La battaglia contro la mafia non è finita" Con una cerimonia nei giardini Falcone e Borsellino di Milano e stata ricordata la strage di Capaci nella quale, 32 anni fa, vennero uccisi Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. (LAPRESSE)

"Un segno per commemorare la strage di Capaci e onorare il ricordo del magistrato antimafia che in quella drammatica circostanza perse la vita insieme alla moglie e collega Francesca Morvillo e a tre uomini della sua scorta: Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani", si legge in una nota della Regione Lombardia. (MilanoToday.it)

Un regalo consegnato a margine della cerimonia commemorativa per l’anniversario della strage di Capaci, andata in scena in mattinata all'interno del parco Locatelli, in Q4. Una talea dell'albero di Giovanni Falcone, gemma del Ficus macrophylla che cresce in via Notarbartolo, davanti alla casa dove viveva il giudice di Palermo (ilmessaggero.it)

Si è svolta accanto all’albero di Falcone e Borsellino, nella piazzetta accanto al tribunale di Varese, alla presenza di diverse autorità – tra cui il sindaco Davide Galimberti, il prefetto Salvatore Pasquariello, il presidente del tribunale di Varese Cesare Tacconi, il procuratore della Repubblica di Varese Antonio Gustapane – e dei rappresentanti delle forze dell’Ordine, la cerimonia per non dimenticare i due attentati mafiosi. (varesenews.it)