Mykhailo Podolyak. "La resistenza dell'Ucraina continua, chiedete a Putin di cedere qualcosa"
"Non credo che il Paese attaccato debba fare concessioni e smettere di resistere. Stiamo combattendo da tre anni e ora dovremmo rinunciare alla nostra sovranità?". Lo spiega in un'intervista a Repubblica Mykhailo Podolyak, uno dei consiglieri di Zelensky commentando il prossimo arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump e l'effetto che avrà per il conflitto ucraino. (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altri media
È uno degli anelli di Aegis Ashore, lo scudo missilistico dell’Alleanza Atlantica capace di intercettare missili balistici a corto e medio raggio: altri postazioni sono in Romania, … (Il Fatto Quotidiano)
Vladimir Putin ha parlato con Donald Trump subito dopo la conferma del trionfo del candidato repubblicano alle presidenziali americane. Anzi no. Il Cremlino ha negato oggi con forza che ci sia stato un colloquio il 7 novembre, mentre la squadra del presidente degli Stati Uniti eletto si è limitata a non commentare. (Limes)
«Non c'è stata alcuna conversazione, è pura fiction», commenta il portavoce Dmitry Peskov, sottolineando che «questo è l'esempio più ovvio della qualità dell'informazione che ora viene diffusa, a volte anche da pubblicazioni rispettabili». (il Giornale)
«Si tratta semplicemente di informazioni false». Così il Cremlino ha smentito senza mezze misure le notizie circolate su una presunta telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo eletto statunitense Donald Trump (La Stampa)
«Osservo che le elezioni hanno avuto un risultato netto, quindi non si è generato nella società americana quel conflitto interno che la Russia sperava. Già questo è un bene». Trump però ha un rapporto diretto col vostro peggior nemico, non vi inquieta? (la Repubblica)
Ci voleva anche il giallo sulla telefonata fra il neo rieletto Donald Trump alla presidenza Usa e il sempiterno omologo russo, Vladimir Putin, che, alle ultime elezioni del marzo scorso, sapeva già che avrebbe vinto con l’87% dei consensi prima che si aprissero le urne. (QUOTIDIANO NAZIONALE)