Il mondo questa settimana: la Cina e Trump, Israele vs Hezbollah, Starlink in Africa
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LA CINA E TRUMP di Giorgio Cuscito L’elezione di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti è stata accolta freddamente nella Repubblica Popolare Cinese. Il ritorno del tycoon alla Casa Bianca non cambierà drasticamente la traiettoria della competizione strategica tra le due potenze, ma potrebbe innescare tra loro un’ennesima dura fase negoziale. Da tempo gli apparati americani hanno definito la Cina come la minaccia principale per l’interesse nazionale a stelle e strisce. (Limes)
Ne parlano anche altre testate
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe avere un impatto rilevante sull’economia cinese. Come ricorda infatti Reuters, la politica commerciale aggressiva messa in campo dal tycoon durante il primo mandato, caratterizzata da dazi e limitazioni alle esportazioni tecnologiche, ha dato vita a conflitti commerciali che hanno deteriorato le relazioni tra le due maggiori economie mondiali. (WIRED Italia)
Trump sembra però fingere di non vedere che la Russia non è più quella che trovò nel 2016, all’inizio della sua prima presidenza, quando era stretta in un sostanziale isolamento internazionale. Donald Trump, fresco di vittoria e chiuso nella residenza dorata di Mar-a-Lago, si dice pronto a rilanciare la sua politica di pace con soluzioni rapide e franche strette di mano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Tuttavia, se la vice-presidente uscente poteva essere descritta come un pragmatica, Trump è invece un massimalista nel rapporto con Xi Jinping. (ISPI)
Un conto sono le congratulazioni di rito che il presidente cinese ha fatto al neo eletto presidente Usa, altro sono le contromisure che in entrambi i Paesi stanno prendendo corpo rispetto a una possibile guerra commerciale (FIRSTonline)
Cina e Taiwan si aggiungono alla lunga lista di Paesi che si adeguano all'imminente inizio del secondo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca. (il Giornale)
Cina, ecco gli impatti dei dazi di Trump su Steve Madden, Whirlpool e non solo La Cina è ancora un'importante base manifatturiera per le aziende americane. Ma i dazi del 60 per cento annunciati da Trump stanno spingendo alcune di queste a distaccarsi dal paese: tutti i dettagli. (Start Magazine)