Elezioni ad alto impatto nel Regno Unito: possono rimodellare il sistema politico-istituzionale (di D.M. Bruni)

(di Domenico Maria Bruni, Università degli Studi di Siena – Icedd – Luiss School of Government) Difficile credere che l’ultimo dibattito televisivo della scorsa settimana tra il leader dei Conservatori, Rishi Sunak, e quello dei Laburisti, Keir Starmer, per quanto più combattuto dei precedenti, possa aver mutato l'esito di fondo delle elezioni inglesi del prossimo 4 luglio. Secondo praticamente tutti i sondaggi, infatti, la vittoria sarà dei Laburisti che metteranno così fine nel Regno Unito a ben 14 anni di governi guidati dai Conservatori, cominciati nel maggio 2010 con la vittoria dei Tory dell'allora leader David Cameron (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Il 4 luglio gli elettori britannici saranno chiamati alle urne per eleggere i 650 nuovi membri della Camera dei Comuni. Per la prima volta dopo più di un decennio, i sondaggi parlano di un netto vantaggio del partito laburista, guidato da Keir Starmer, rispetto a quello conservatore di Sunak. (Sky Tg24 )

Il sistema maggioritario secco inglese alla prova del terzo incomodo, sì perchè tra i Laburisti con il vento in poppa e i Conservatori in piena crisi si incunea un terzo candidato: Nigel Farage che ha tentato, e fallito, l'inresso nel Parlamento britannico per ben sette volte. (ilmessaggero.it)

Come fa Nigel Farage, dopo tutti questi tempestosi anni, numerosi fallimenti e un curriculum macchiato di accuse di ogni sorta, ancora ad attrarre il 20% dei britannici, per lo meno nelle intenzioni di voto del prossimo 4 luglio? Le ragioni sono numerose, e ci arriveremo. (la Repubblica)

La sinistra inglese non è più Corbyn. Gli ebrei britannici tornano a votare Labour

I sondaggi vedono in netto vantaggio il partito Laburista, capeggiato da Keir Starmer, rispetto al partito Conservatore di Sunak. Per le elezioni del Parlamento, la legge elettorale britannica prevede l’applicazione di un sistema uninominale secco in 650 collegi uninominali. (Corriere della Sera)

Londra, 2 lug. - Un'economia in forte difficoltà e dei servizi pubblici in costante peggioramento sono i due principali problemi che il prossimo inquilino del Number Ten si troverà di fronte, e con poche frecce nel suo arco. (Il Sole 24 ORE)

La comunità ebraica del Regno Unito (circa 300mila persone) sembra essere tornata infatti a sostenere quel partito Labour che ha abbandonato in massa alle scorse elezioni del 2019, quando ne era leader Jeremy Corbyn. (L'HuffPost)