Usa, le congratulazioni di Putin a Trump: "Pronto a parlargli, sue parole su Ucraina meritano attenzione"
Alla fine anche il presidente russo Vladimir Putin ha fatto le sue congratulazioni ufficiali a Donald Trump per aver vinto le elezioni presidenziali 2024 negli Stati Uniti. Putin ha detto di essere "pronto" a un colloquio con Trump, e che le posizioni del leader americano sul conflitto in Ucraina sono "meritevoli di attenzione". (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre testate
A 24 ore dal successo elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti, il presidente russo Vladimir Putin si dice pronto ad un colloquio con il tycoon e di non reputare "vergognoso" prendere lui stesso l'iniziativa. (la Repubblica)
Vladimir Putin ritiene degna di attenzione l’iniziativa di Donald Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina, e si dice pronto a un confronto, auspicando di avere l’occasione per congratularsi con lui per l’elezione alla Casa Bianca. (Open)
In Ucraina, in attesa di un possibile piano di pace del neo presidente Donald Trump, che conta sulla sua vecchia amicizia con il presidente russo Vladimir Putin per trovare una soluzione al conflitto, una pioggia di missili e droni di Mosca ha martellato tutta notte il Paese, in particolare Kharkiv, Odessa e Zaporizhzhia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Trump ha aggiunto di non avere ancora parlato con il presidente russo Vladimir Putin. Donald Trump ha detto ieri di aver parlato già «probabilmente con 70 leader internazionali» tra cui l’ucraino Vladimir Zelensky e l’israeliano Benjamin Netanyahu, a partire da mercoledì mattina, il giorno dopo la vittoria nelle elezioni presidenziali. (Corriere della Sera)
Da candidato, Donald Trump aveva promesso di mettere fine al conflitto in Ucraina «in 24 ore». Ma adesso che si appresta a insediarsi alla Casa Bianca, e quindi ad affrontare nel concreto la questione, le cose si fanno più complicate. (La Stampa)
Quando gli chiediamo che cosa pensi del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, dice schiettamente: “Personalmente ne sono molto contento”. MOSCA – Il politologo Sergej Markov non è uomo da simulate circospezioni. (la Repubblica)