Medioriente, Biden: "Netanyahu ricordi che nessuno ha aiutato Israele più di me"

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Il presidente Usa: "Se fossi in Tel Aviv non bombarderei impianti petroliferi Iran" “Nessuna amministrazione ha sostenuto Israele più della mia, nessuna, Bibi dovrebbe saperlo”. Lo ha sottolineato Joe Biden, rispondendo a una domanda sulle presunte interferenze di Netanyahu nelle elezioni Usa. “Non so se sta influenzando le elezioni”, ha aggiunto il presidente, parlando a sorpresa nella briefing room della Casa Bianca (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altri media

La portaerei USS Abraham Lincoln prolungherà la sua presenza nella regione e un’altra, la Harry S. Gli Stati Uniti stanno inviando «alcune migliaia» di truppe in Medio Oriente per rafforzare la sicurezza e difendere Israele se necessario, ha dichiarato ieri il Pentagono: con i rinforzi il totale è di 43 mila soldati nella regione. (Corriere della Sera)

Lo ha sottolineato Joe Biden, rispondendo a una domanda sulle presunte interferenze di Netanyahu nelle elezioni Usa. Gli Stati Uniti “stanno facendo molto per evitare una guerra totale in Medio Oriente“, ha spiegato Biden. (B-Lab Live!)

WASHINGTON. I contatti sull’asse Washington-Gerusalemme sono costanti e fitti. (La Stampa)

Il patto tra Biden e Netanyahu: “Guerra contro l’asse del male”

"Nessuna Amministrazione ha aiutato Israele più della mia. Nessuna" ed il primo ministro, Benjamin Netanyahu "dovrebbe ricordarsene". Lo ha dichiarato in conferenza stampa il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha parlato della cooperazione tra Tel Aviv e Washington, dicendo che "i nostri team sono in contatto 12 ore al giorno" sia a livello diplomatico che militare. (Il Sole 24 ORE)

– Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha dichiarato al Times of Israel che i raid limitati che le forze di difesa israeliane hanno lanciato contro le postazioni di Hezbollah sul lato libanese della Blue Line sono “in linea con il diritto di Israele di difendere i propri cittadini e di riportare i civili a casa in sicurezza”. (Agenzia askanews)

Allora si attendeva da un giorno all’altro la risposta dei libanesi, che arrivò il 25 agosto, smorzata ampiamente dall’attacco preventivo israeliano. «L’attesa dell’attacco, è essa stessa un attacco». (La Stampa)