Berlinale 2024, "Gloria!" l'esordio di Margherita Vicario, quando la creatività femminile diventa ribellione e libertà

Berlinale 2024, "Gloria!" l'esordio di Margherita Vicario, quando la creatività femminile diventa ribellione e libertà "Gloria!" è il film d’esordio di Margherita Vicario, presentato in concorso alla Berlinale. che racconta di cinque ragazze musicista di talento in un collegio femminile nella Venezia di fine 700. Un esordio coi fiocchi complesso ed affascinante. Nel cast Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Maria Vittoria Dallasta e Sara Mafodda. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Gloria! è la storia di un doppio debutto: quello di Margherita Vicario, cantautrice e attrice romana, al suo esordio dietro la cinepresa con il suo primo film, presentato alla 74ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino. (Gay.it)

Il Friuli torna quindi protagonista alla Berlinale dopo 15 anni di assenza, grazie a “Gloria!”, il lungometraggio che segna l’esordio alla regia della cantautrice e attrice Margherita Vicario. Il Friuli “sbarca” al Festival del Cinema di Berlino. (Friuli Oggi)

Prodotto dall’etichetta Campana della MR. FEW, l’album “Santacaterina” vuole essere un progetto all’interno del quale la chitarra battente viaggia tra la world music, il Barocco, la musica sperimentale elettroacustica e quella d’avanguardia. (Corriere di Lamezia)

Gloria! inizia, e subito ci viene spiegato dove e quando siamo: in un orfanotrofio femminile, alle porte di Venezia, nel 1800. Subito, ci viene reso evidente che la protagonista del film si chiama Teresa, è quella che ai tempi si chiamava una serva, che è muta (o così pare) e che ama i bambini. (ComingSoon.it)

Esordire alla regia ed essere in concorso alla Berlinale non è da tutti. Ma se c’è una qualità che non fa difetto a Margherita Vicario e al suo Gloria! è proprio l’ambizione. Attrice diplomata all’accademia e cantautrice, ha voluto fondere queste due anime dirigendo «un film musicale» capace di «dare voce al desiderio delle donne di essere ascoltate» e per farlo è tornata indietro nel tempo, all’inizio dell’Ottocento, quando le donne potevano studiare musica ma non eseguirla in pubblico. (Corriere della Sera)

Un esordio italiano in concorso al Festival di Berlino: si tratta di “Gloria!”, opera prima di Margherita Vicario, cantautrice e attrice che ha scelto di fare il grande passo posizionandosi anche dietro la macchina da presa. (Il Sole 24 ORE)