Esplosione dei cercapersone, lo choc (e l'imbarazzo) dei miliziani di Hezbollah. E Nasrallah è sopravvissuto per caso

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

«Sospendiamo il Consiglio dei ministri». Il premier libanese Najib Miqati aveva appena aperto la riunione del martedì. Dalle vie intorno al Serraglio, sono d’improvviso saliti i clacson, le sirene, le urla. E i telefonini han preso a squillare. «C’è un’emergenza», ha detto il ministro della Salute, Firass Abiad. Gli ospedali di Beirut, di Sidone, di Tiro si stavano riempiendo di feriti, anche se nessuno all’inizio capiva il perché: un bombardamento, ma senza bombe. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Ma la storia si apre anche a punti di domanda: come hanno fatto a farli esplodere ? Gli indizi tecnici sono questi: un funzionario dell’Hezbollah ipotizza che un malware possa averne causato l’esplosione. (Il Sole 24 ORE)

Israele, che ancora non rivendica l'azione, avrebbe attivato il piano messo a punto per far esplodere i cercapersone di cui erano in possesso i membri di Hezbollah "nel timore che il complotto stesse per essere scoperto dal gruppo terroristico". (Adnkronos)

È lo schermo di protezione ma anche un atto di guerra psicologica per sfruttare la «confusione» nel campo avversario. Le azioni del Mossad sono sempre seguite da un intreccio di versioni, storie più o meno verosimili. (Corriere della Sera)

Cosa ha fatto esplodere i cercapersone di Hezbollah, l'esperto: "Non è stato un hacker, il motivo è un altro"

Un maxi-attacco improvviso e silenzioso. Una di quelle operazioni che negli anni hanno costruito e poi consolidato la fama - recentemente appannata - dei suoi servizi segreti. (ilmessaggero.it)

Un'esplosione simultanea dei cercapersone di centinaia di miliziani di Hezbollah in Libano ha causato otto vittime e quasi 3.000 feriti. Sono diverse le ipotesi sulla causa e i responsabili, ma non ci sono ancora informazioni certe. (Fanpage.it)