VIDEO Medioriente, Borrell: "Fare pressione su Israele per la tregua in Libano"

“Dobbiamo fare pressione sul governo israeliano e mantenere la pressione su Hezbollah per accettare la proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco” in Libano. Così l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’Unione Europea, Josep Borrell, in un punto stampa a Beirut insieme al presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri. “Questa proposta è in attesa del via libera finale da parte del governo israeliano”, ha aggiunto. (LAPRESSE)

Su altri media

Secondo l'emittente il primo ministro Benyamin Netanyahu sta studiando come spiegarlo all'opinione pubblica. Al centro della discussione ci sarà la libertà d'azione dell'Idf nella zona di confine tra Siria e Libano. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

L’accordo per il cessate il fuoco in Libano pare molto vicino e funzionari israeliani si sbilanciano nel dire che potrebbe essere siglato già questa settimana. Questione di giorni, forse di ore. (la Repubblica)

All'indomani dei devastanti bombardamenti israeliani nel cuore di Beirut, la milizia sciita ha risposto con un massiccio attacco: oltre 250 tra razzi e droni nelle prime dodici ore della giornata hanno preso di mira obiettivi non solo nel nord dello Stato ebraico, ma anche in alcuni sobborghi di Tel Aviv. (L'HuffPost)

Israele, la tv pubblica Kan: «C'è l'accordo per la tregua in Libano. Garanzie dagli Usa su libertà di azione in caso di violazione»

Anche domenica l’esercito israeliano ha effettuato pesanti attacchi aerei sulla periferia meridionale della città. A Beirut la situazione non permette più di tenere aperte le scuole. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Tel Aviv avrebbe ricevuto garanzie da Washington sulla libertà d'azione in caso di violazione dell'accordo – Channel 12: «Netanyahu ha ignorato per diversi anni l'allerta riguardo al pericolo costituito da Hamas» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI (Corriere del Ticino)

Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan, che l'accordo per la tregua in Libano «è chiuso». Al centro della discussione ci sarà la libertà d'azione dell'Idf nella zona di confine tra Siria e Libano. (ilmessaggero.it)