Offerta da 2,65 miliardi per la metà di Open Fiber "Un mese per valutarla"

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QUOTIDIANO.NET ECONOMIA

Due miliardi e 650 milioni di euro.

Il cda resta "in attesa di essere aggiornato circa i dettagli che dovessero emergere a valle delle necessarie attività di approfondimento con Mira sui contenuti".

L’ad di Enel, Francesco Starace , ha spiegato che, per valutare l’offerta, la società si prenderà "alcune settimane, un mese".

È questa l’offerta vincolante del fondo australiano Macquarie Infrastructure & Real Assets (Mira) per l’acquisto del 50% del capitale di Open Fiber, posseduto da Enel. (QUOTIDIANO.NET)

La notizia riportata su altri media

Il polo siciliano di interconnessione diventa così a tutti gli effetti sede di un nodo della rete nazionale interamente in fibra ottica di Open Fiber, una "porta" dalla quale ogni operatore può passare per offrire all'utenza servizi digitali ancora più performanti. (Nuovo Sud)

L'offerta degli australiani è per l'intera quota sulla quale c'è però il diritto di prelazione di Cdp, socio con l'altro 50%. A sua volta Tim precisa che sta valutando la possibilità di presentare un esposto alla Consob per turbativa. (Il Messaggero)

Infatti Cassa Depositi e Prestiti detiene attualmente il 50% di Open Fiber, l’altra metà fa invece capo ad Enel. Questo sempre per evitare una gestione paritetica, e per diventare azionista di maggioranza di Open Fiber. (BorsaMagazine.it)

Il cda di Enel è stato informato della ricezione dell'offerta vincolante inviata nella giornata di ieri da Macquarie Infrastructure & Real Assets ("MIRA") per l'acquisto del 50% di Open Fiber, posseduto da Enel. (Italia Oggi)

Moltiplicando per due si ottiene la cifra di 7,3 miliardi per Open Fiber nel suo complesso. L’OFFERTA VINCOLANTE DI MACQUARIE SU OPEN FIBER. L’offerta vincolante presentata dal fondo australiano Macquarie è di 2,65 miliardi per la componente in equity. (FIRSTonline)

Il fondo australiano Macquarie ha offerto a Enel 2,65 miliardi per acquisire il 50% di Open Fiber di pertinenza del colosso elettrico nazionale. LA RETE UNICA, IL MEF, BRUXELLES E I CONCORRENTI. I tasselli della partita sulla rete unica per dotare l’Italia di un infrastruttura moderna in fibra ottica, sono dunque complessi. (FIRSTonline)