Venti anni fa ci lasciava Gabriella Ferri, la voce più amata di Roma

Gabriella Ferri è stata una figlia di Roma, che come tale l'ha amata e ricordata. Quando morì il 6 aprile 2004 in quello che la famiglia ha sempre affermato essere stato un incidente dovuto allo stordimento per la cura antidepressiva che stava seguendo, per volontà dell'allora sindaco di Roma Walter Veltroni, fu allestita la camera ardente presso la sala della Protomoteca al Campidoglio dove migliaia di romani le resero omaggio. (Famiglia Cristiana)

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In onda sabato 12 ottobre alle 21.20 su Rai3, ne ripercorre la vita e la carriera grazie anche alle testimonianze di amici e colleghi come Carlo Verdone, Tosca, Renzo Arbore, Syria, Pierfrancesco Pingitore, Pippo Franco e tanti altri. (Tv Sorrisi e Canzoni)

Se c'è un'artista sottovalutata in vita e trascurata dopo la morte è Gabriella Ferri, artista vera, icona di Roma che ha portato la romanità in giro per il mondo. Coprodotto da Red Film con Rai Documentari e Cinecittà, ha la regia di Alessandro Galluzzi, e Giovanni Filippetto come autore. (il Giornale)

Il figlio di Gabriella Ferri: «Portò Arbore a ballare e si fidanzarono subito. La sua morte? La sera prima parlavamo di progetti: prendeva psicofarmaci, ma non fu un suicidio»

Quando aveva forze e tempo, era una mamma meravigliosamente vicina. Poi, quando il lavoro la portava via, ne soffrivo: ho capito quanto fosse grande la sua arte solo quando ho lasciato casa. (Corriere della Sera)