Il Ddl Calderoli e la necessità di non schiacciare i Lep su fabbisogni minimi

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Sanità24 INTERNO

Che, se formatosi a seguito di istanze delle Regioni, genererebbe un sistema legislativo a geometria variabile, per una durata massima di un decennio rinnovabile ma con la reiterazione della procedura -, è da rilevare che sono in molti a occuparsene benché ignari dell’argomento. Non si approfondiscono le leggi e gli atti aventi uguale valore, a partire dalla legge delega 42/2009, approvata sostanzialmente da tutti, con la sinistra che ebbe a negoziare nel voto finale in Parlamento la sua mega compatta astensione (188). (Sanità24)

Su altre testate

Lep significa Livelli essenziali di prestazione. E alla fine venne fuori il trucco. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il ministro Calderoli ha annunciato in Parlamento che quattro regioni (Veneto, Lombardia, Liguria e Piemonte) hanno già chiesto l’Autonomia differenziata e che il prossimo 3 ottobre cominceranno le procedure per arrivare alle intese. (Collettiva.it)

«La Lega ha ormai gettato la maschera e continua ad accelerare sull’autonomia differenziata, nonostante i ricorsi presentati dalle Regioni davanti alla Corte Costituzionale e il milione e trecentomila firme depositate in Corte di Cassazione per il referendum abrogativo, alle quali si sono aggiunti i due quesiti referendari votati dai Consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana per cancellare lo “spacca Italia”. (LaC news24)

Il tema dell’autonomia differenziata continua a tenere banco. Enrico La Loggia e la lobby del Veneto che vuole spaccare il Paese, parla uno dei membri della Commissione Cassese: “Stanno provando a dire che il costo della vita a Sud è più basso ma le gabbie salariali non passeranno. (Quotidiano del Sud)

“La Lega ha gettato la maschera e continua ad accelerare sull’autonomia differenziata, nonostante i ricorsi delle Regioni alla Corte Costituzionale e le 1,3 milioni di firme depositate in Cassazione per il referendum abrogativo. (Telemia)

"La Lega ha ormai gettato la maschera e continua ad accelerare sull'autonomia differenziata, nonostante i ricorsi presentati dalle Regioni davanti alla Corte Costituzionale e il milione e trecentomila firme depositate in Corte di Cassazione per il referendum abrogativo, alle quali si sono aggiunti i due quesiti referendari votati dai Consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana per cancellare lo spacca Italia. (Reggio TV)