Parte con l’iniezione della CO₂ il CCS di Ravenna. V.Gava “decarbonizzerà l’hard to abate”

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Key4biz.it ECONOMIA

Il primo progetto per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio permanente della CO₂ in Italia è ufficialmente partito. Il CCS di Ravenna di Eni e Snam, è stato salutato come il progetto che decarbonizzerà i comparti energy intensive, sostenendone la competitività. Il viceministro dell’Ambiente Vannia Gava: “Ottima notizia avvio sperimentazione, decarbonizziamo hard to abate”. Estratto dell’articolo pubblicato originariamente sulla testata giornalistica Energia Italia News Avvio attività di iniezione Eni e Snam hanno annunciato l’avvio delle attività di iniezione della CO₂ in giacimento relative alla Fase 1 di Ravenna CCS, il primo progetto per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio permanente della CO₂ in Italia. (Key4biz.it)

Ne parlano anche altri giornali

Secondo quanto riporta Celestina Dominelli per il Sole24Ore, Eni e Snam hanno dato il via al piano per lo stoccaggio di CO2 con un investimento stimato pari a 1,5 miliardi di euro, con l'obiettivo di dar vita al polo italiano per la decarbonizzazione dell’industria energivora. (SoldiOnline.it)

Il termine tecnico inglese è Ccs, acronimo di Carbon Capture and Storage e, in soldoni, si tratta di un business nato con la transizione energetica che consiste nel depurare il gas appena estratto prima di metterlo in rete immagazzinando, in parallelo, la Co2 che non finisce così nell'atmosfera. (il Giornale)

Dopo il lancio del primo impianto al mondo di cattura e stoccaggio delle emissioni a Ravenna, si mette in luce un settore strategico per la transizione energetica che può diventare anche un investimento dal ritorno garantito (Milano Finanza)

Ultim'ora news 5 settembre ore 12 (Milano Finanza)

Al contrario da quanto previsto dalle proiezioni del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) – le quali prevedono la capacità di sequestro mondiale tra 1 e 30 gigatonnellate di anidride carbonica all’anno – le tecnologie attualmente in uso, la disponibilità di siti per lo stoccaggio e gli impegni presi dai governi per contrastare il fenomeno potrebbero rimuovere al massimo 16 gigatonnellate di CO2 all’anno, anche se «realisticamente» il limite sarà di 5 o 6 gigatonnellate. (L'INDIPENDENTE)

Le multinazionali energetiche ENI e SNAM hanno annunciato di aver avviato l’attività di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica emessa dalla centrale di Casalboretti, nel comune di Ravenna. (L'INDIPENDENTE)