Tony Effe censurato, Gramellini: prima Schlein balla "Sesso e Samba", poi il Pd si accorge che i suoi testi sono violenti
Si continua a parlare dell’esclusione del cantante Tony Effe dal concerto di Capodanno di Roma, a causa dei testi musicali del trapper giudicati violenti e misogini. Il 33enne romano ha ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà da parte di colleghi e non, che hanno gridato alla censura. La critica di Gramellini A dire la sua è stato il conduttore e giornalista Massimo Gramellini, su Il Corriere della Sera. (Tecnica della Scuola)
Su altri media
Enrico Vanzina sta con Tony Effe: "Libertà di tutti di esprimersi" 19 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Probabilmente il Campidoglio non si aspettava che per solidarietà si sfilassero anche gli altri due artisti previsti al Circo Massimo, Mahmood e Mara Sattei, lasciando il Comune di Roma e gli organizzatori col compito di trovare nomi in grado di riempire un posto enorme e di farlo in una decina di giorni. (Rolling Stone Italia)
E invece si assiste a una passerella di ricchi soggetti privilegiati che esercitano il loro diritto al piagnisteo per la presunta censura ai danni di un loro collega. (Il Fatto Quotidiano)
Il Concertone di Capodanno a Roma si svolgerà senza la presenza di Tony Effe. La sua esclusione non ha mancato di sollevare un polverone mediatico che va oltre la semplice cancellazione di un’esibizione. (DiLei)
È opinione comune che la sinistra sia il paradiso dei competenti: a differenza di quegli altri, si capisce. Ecco, la sinistra che amministra la Capitale con straordinaria competenza si è riunita per decidere a quale cantante affidare il concerto di Capodanno del Circo Massimo. (Corriere della Sera)
La vicenda dell’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma ha innescato un acceso dibattito tra libertà artistica e sensibilità sociale. La decisione ha provocato reazioni contrastanti: se da un lato il Campidoglio ha difeso la scelta, dall’altro artisti e colleghi hanno manifestato solidarietà al cantante, rifiutandosi a loro volta di partecipare all’evento o criticando apertamente la decisione. (Io Donna)