Travolge due tossicodipendenti con il Suv, l'ipotesi: atto volontario. Grave un quarantenne di Santa Maria di Sala

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilgazzettino.it INTERNO

Dopo ore le macchie di sangue sono ancora lì, luccicanti al primo timido sorgere del sole. In mezzo è rimasto un laccio emostatico, una siringa e un pezzo di stagnola. Su una ringhiera l’impronta insanguinata di una mano. Sono i segni della notte di follia di Mestre, con un doppio investimento di due tossicodipendenti da parte di un residente del quartiere Piave. A due settimane dall’omicidio di Giacomo Gobbato, accoltellato dopo aver sventato un borseggio, Mestre fatica a riprendersi e la sensazione è che si sia rotto un argine, portando chi vive qui all’esasperazione, fino all’ipotesi più raccapricciante: che possa essersi trattato di un investimento volontario. (ilgazzettino.it)

Su altri giornali

Da lesioni a tentato omicidio volontario, la procura (pm Giovanni Gasparini) cambia il capo di imputazione per l’uomo al volante del Suv che martedì notte ha investito due uomini in via Montello, nelle vicinanze di piazzale Bainsizza, nel quartiere di via Piave a Mestre, ritenuto da anni il «Bronx» della terraferma veneziana per microcriminalità e spaccio, poco distante da dove il 20 settembre è stato accoltellato a morte Giacomo Gobbato. (Corriere della Sera)

Dall'altra la versione difensiva dell'automobilista, secondo il quale a provocare l'accaduto sarebbe stato un guasto che ha reso ingovernabile la vettura. (ilgazzettino.it)

Mestre è stata teatro di un episodio drammatico nella notte tra lunedì e martedì. Via Montello, situata alle spalle dei giardini di via Piave, è un'area tristemente nota per la presenza di spacciatori e tossicodipendenti. (La Voce di Rovigo)

È questa infatti l’ipotesi di reato con la quale il pubblico ministero Giovanni Gasparini ha iscritto al registro degli indagati A.C., 44 anni. L’accusa iniziale di lesioni aggravate è durata il volgere di poche ore, per trasformarsi martedì in quella di tentato omicidio. (La Nuova Venezia)

Tentato omicidio Si aggrava la posizione dell'uomo che l'altra notte con un Suv ha investito a Mestre due tossicodipendenti, ferendone uno in maniera grave. Per l’investitore di via Montello a Mestre il pm Giovanni Gasperini ha contesta l'accusa di tentato omicidio volontario. (ilgazzettino.it)

È accusato di tentato omicidio volontario il conducente del Suv che, nella notte tra lunedì e martedì, intorno all’una e mezza, in via Montello, vicino alla stazione ferroviaria di Mestre, ha investito un quarantenne napoletano, ora ricoverato in rianimazione all’ospedale dell’Angelo di Mestre, in coma farmacologico, e un quarantacinquenne tunisino, rimasto ferito lievemente e dimesso la mattina seguente. (ilgazzettino.it)