Stop ad esami e visite mediche: il 2025 si apre con il caos sanità
"Ai pazienti chiediamo di pazientare": è questo l'avviso che accoglie chi in questi giorni si reca presso gli ambulatori dei propri medici. Dopo la bocciatura del decreto Tariffe infatti la sanità italiana si trova nel caos con le Regioni chiamate a riaggionare i sistemi di prenotazione di visite ed esami appena adeguati ai nuovi nomenclatori. Ma facciamo un passo indietro per capire l'origine del caos. (Today.it)
La notizia riportata su altre testate
Nonostante le responsabilità siano condivise tra le forze politiche, la situazione attuale, con la destra al governo di comune, regione e nazione, appare senza precedenti". "Dal 1978, anno della sua istituzione, il Sistema Sanitario Nazionale (Ssn) non ha mai raggiunto livelli così preoccupanti come quelli attuali. (ChietiToday)
Invece, stiamo concretizzando il più crudele dei paradossi: un Paese che abbandona i meno abbienti. Nel 2023 si stima che 4,5 milioni di cittadini abbiano rinunciato alle cure, colpendo le fasce sociali più bisognose a cui lo Stato dovrebbe garantire cure gratuite. (La Gazzetta di San Severo)
Nel 2025 nuove sfide per la professione medica 02 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)
Inizia un nuovo anno anche per il servizio sanitario nazionale che vede, nella legge di bilancio 2025, varie novità per tentare di risolvere i numerosi problemi che lo affliggono. Per il fabbisogno necessario al corretto finanziamento della sanità italiana siamo rimasti, ancora una volta, con la calza piena di carbone. (Today.it)
Se il nostro Paese intende davvero rilanciare il Ssn è indispensabile avviare un rifinanziamento progressivo che consenta i necessari adeguamenti salariali e una migliore organizzazione del tempo lavoro, accompagnato da coraggiose riforme di sistema. (Quotidiano Sanità)
Il paradosso era un po’ ardito e provocatorio ma rende bene l’idea. I dati che arrivano da importanti istituzioni italiane, come la Corte dei Conti e la Ragioneria di Stato, solo per citarne due, oltre che da prestigiose riviste internazionali come Lancet, sono tutti univoci: un sistema con le criticità di finanziamento e di programmazione come quelle che presenta attualmente il nostro Servizio sanitario nazionale non può farcela. (Corriere della Sera)