Sinner ricorda l’incidente di Schumacher sugli sci: ne ha tratto una lezione per la vita

Jannik Sinner aveva solo 12 anni quel giorno di dicembre del 2013 quando Michael Schumacher ebbe il grave incidente sugli sci che gli avrebbe cambiato la vita: "È stata una botta per me. Quell'episodio mi ha fatto capire che la vita può cambiare in un secondo. Mai dare nulla per scontato". (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre testate

ABU DHABI. Numero uno del tennis, ma anche ambassador della F1. (La Stampa)

Così anche come la faida tecnica, con gli "espertoni" ed esteti del "bel tennis" che anche in Italia preferiscono tifare per lo spagnolo Carlo Alcaraz, facendo finta di dimenticare che un talento come quello del 23enne altoatesino, dalle nostre parti, semplicemente non si era mai visto con buona pace di Adriano Panatta (un mito, e forse il primo a riconoscere lo straordinario valore del Rosso di San Candido) e del più astioso Nicola Pietrangeli. (Liberoquotidiano.it)

Il n.1 del mondo, presente ieri ad Abu Dhabi in occasione dell’ultimo GP del campionato di F1 anche per la sua partnership commerciale con il Circus, si è goduto una giornata speciale, parlando con tutti i piloti più forti della massima categoria dell’automobilsmo, facendo un giro con la Ferrari 296 guidata da Charles Leclerc, sventolando la bandiera a scacchi e prendendo parte alla cerimonia degli Awards dei piloti di F2 e F3. (OA Sport)

Sinner ad Abu Dhabi, dove lo piazzano: senza precedenti

Al CorSera: "Quando Schumacher ha avuto l'incidente sugli sci è stata una botta per me, ho capito che la vita può cambiare in un secondo" Italy's Jannik Sinner looks on after... (Virgilio)

L’attuale numero uno del tennis mondiale è volato ad Abu Dhabi non solo per assistere alla gara, ma anche per calarsi completamente nel ruolo di “Friend of Formula 1” un titolo che celebra la sua passione per il motorsport e lo pone come ambasciatore di spicco della disciplina. (MOW)

Il tennista italiano, numero 1 al mondo, fa il blitz in Medio Oriente: gira insieme a coach Vagnozzi e ai suoi collaboratori Panichi e Badio per il paddock, saluta piloti e tecnici da autentica star, acclamato e coccolato da tutti. (Liberoquotidiano.it)