Rapinatore ucciso, balneare ai domiciliari. “Ho provato a fermarlo, non volevo ucciderlo”

Viareggio (Lucca), 12 settembre 2024 – “Mi ha minacciato. Ho avuto paura. E il pensiero è andato ai documenti e alle chiavi di casa custoditi nella borsetta”. Cinzia Dal Pino, 65 anni, la balneare accusata di omicidio volontario per aver inseguito in auto e travolto – per ben 4 volte – Said Malkoum, ieri mattina si è sciolta in un drammatico racconto davanti al gip. Spiegando il perchè di quel folle gesto consumato dopo una cena in spensieratezza trascorsa con sei amici in un ristorante della Darsena (LA NAZIONE)

Su altri media

lettere alla gazzetta Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento dell'amico, collega e coordinatore provinciale della Lega Riccardo Cavirani a proposito delle reazioni alla morte del maghrebino investito e ucciso dopo aver rapinato una donna: (lagazzettadiviareggio.it)

Un uomo che cammina lungo il marciapiede, con una borsa sulla spalla. Una grossa auto che sbuca alle sue spalle e lo travolge, schiacciandolo contro una vetrata a lato della strada. (Corriere della Sera)

“Potrebbe rifarlo”. (Il Fatto Quotidiano)

Viareggio, la disperazione che uccide in un Paese, l'Italia, dove i criminali si sentono perfettamente a loro agio in uno Stivale sfasciato come l'Italia

A incastrare la donna sarebbe stato un video recuperato dal sistema di sorveglienza di un'attività commerciale di via Coppino, teatro della tragedia avvenuta nella tarda serata di domenica. (il Giornale)

Cinzia Dal Pino non voleva uccidere, ma «fermare, colpendolo alle gambe», l'uomo che l'aveva derubata. (leggo.it)

Scritto da Carmelo Burgio Visite: 873 (La Gazzetta di Lucca)