Stretta sulla cannabis light, Coldiretti: «A rischio un intero settore»

L'emendamento al ddl Sicurezza, approvato nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, che prevede la stretta sulla cannabis light equiparata a quella non light, mette a rischio la sopravvivenza di un intero comparto impegnato in una coltivazione dove sono stati fatti investimenti significativi. Questo l’allarme lanciato da Coldiretti che chiede la modifica dell’emendamento. «Di fatto l’infiorescenza della canapa rappresenta una parte fondamentale del valore aggiunto della pianta, - spiega Carlo Belotti, direttore di Coldiretti Padova - e vietarne la raccolta e l’essicazione rischia di far crollare un intero settore dove sono impegnati diversi agricoltori, anche nella nostra provincia. (Il Mattino di Padova)

Se ne è parlato anche su altri media

Una condizione invalidante a cui, quando ormai aveva perso ogni speranza, ha trovato rimedio usando il Cbd, un olio da ingerire che si estrae dalla cannabis sativa. Insomma, dalla «cannabis light». (Corriere della Sera)

Vero, un’isola con 300mila abitanti dunque più controllabile. Un riferimento, se guardiamo all’estero. (il Resto del Carlino)

Superfluo chiedere ad Antonio Pignataro, oggi consulente del Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, se sia d’accordo con l’emendamento al Dl Sicurezza che introduce il divieto di coltivazione e commercializzazione della cannabis light (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una seduta fiume nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, riunite a oltranza per chiudere l'esame del ddl Sicurezza. E poi la decisione della Conferenza dei capigruppo di far slittare l'esame del ddl in Aula a dopo la pausa estiva, con l'annuncio da parte del vicepresidente Fabio Rampelli accolto da un applauso delle opposizioni. (il Giornale)

Nel servizio le interviste a Annalisa Parini, imprenditrice e a Stefano Piccardo, imprenditore agricolo. (TGR Lombardia)

E’ questo il primo commento a caldo del presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dopo il voto notturno, con il quale il Governo colpisce la parte più pregiata del comparto agroindustriale della canapa da estrazione, basato sulla produzione di derivati da cannabidiolo (Cbd), utilizzati per impieghi che sono ampiamente riconosciuti dalla normativa europea: dalla cosmesi all’erboristeria, dagli integratori alimentari al florovivaismo. (OglioPoNews)