Bmw, l’utile 2024 crolla del 37%: pesano Cina e aumento dei costi. E ora i dazi possono farle male

Bmw, l’utile 2024 crolla del 37%: pesano Cina e aumento dei costi. E ora i dazi possono farle male

Calano i profitti di Bmw. La casa automobilistica tedesca ha chiuso il 2024 con un forte calo degli utili, registrando una flessione del 37% rispetto all’anno precedente a 7,68 miliardi di euro, un valore significativamente inferiore ai risultati degli anni precedenti. Un dato negativo che rispecchia le difficoltà che il settore automotive sta attraversando a livello globale, con particolare riferimento al mercato cinese, principale area di vendita del marchio. (Milano Finanza)

La notizia riportata su altri media

La strategia, illustrata dal CEO Oliver Zipse durante la conferenza sui risultati annuali del gruppo, punta a rilanciare le vendite dopo un periodo di contrazione, scommettendo fortemente sull'elettrificazione con la nuova piattaforma Neue Klasse. (Tom's Hardware Italia)

Nonostante le sfide, il colosso automobilistico tedesco guarda al 2025 con una visione a lungo termine, rafforzata da investimenti strategici e innovazioni tecnologiche. L'anno che si è appena concluso ha visto un calo degli utili, scesi del 37% rispetto al 2023, raggiungendo i 7,7 miliardi di euro. (La Provincia di Cremona e Crema)

Il gruppo di Monaco di Baviera ha chiuso l’esercizio 2024 con un calo dei ricavi dell’8,4% fermandosi a 142,4 miliardi di euro, l’utile netto ha registrato un -36,9% a 7,68 miliardi di euro, il risultato operativo un -37,7% a 11,5 miliardi, gli utili ante imposte un -35,8% a 10,97 miliardi e il margine è passato dall’11% del 2023 al 7,7% del 2024. (Il Sole 24 ORE)

Auto, il gruppo Bmw guarda al futuro a emissioni zero

Prodotta nello stabilimento di Debrecen, in Ungheria, la nuova BMW iX3 è il primo modello di serie della NEUE KLASSE e porta con sé la sesta generazione della tecnologia BMW eDrive. La BMW iX3: tecnologia e sostenibilità (Autoappassionati.it)

Pesano infatti sulle prospettive finanziarie di Bmw i dazi che Donald Trump intende mettere per colpire esplicitamente l’auto “made in Europe”. E si prepara ad affrontare un 2025 zeppo di incognite per quel che accadrà non solo nel Paese del Dragone, dove le rivali sono sempre più agguerrite, ma anche dall’altra parte del mondo, negli States. (Start Magazine)

Un bilancio costellato da vendite, ricavi e margini in calo, anche pesanti, ma caratterizzato anche, come ha spiegato il numero uno delle finanze Walter Mertl, dal «più alto livello di investimenti nel futuro della storia». (La Stampa)