La poliziotta chiede alla collega di sposarla: picchetto dei colleghi per festeggiare il «sì»

E un «picchetto» di rose gialle - di colleghi e parenti, tutti lì a Sulmona per celebrare l'ingresso in polizia penitenziaria di Giulia Latorre (30 anni, figlia del marò Massimliano) e il suo futuro matrimonio con la compagna, la 26enne Rosy Grano, neovincitrice del concorso da viceispettore di polizia. «Ha detto sì!», ha scritto sui social un'emozionatissima Giulia, originaria - come la compagna - della provincia di Taranto, nel video pubblicato su TikTok in cui chiede alla sua Rosy di sposarla. (Corriere della Sera)

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E Giulia Latorre, 30enne tarantina figlia del Marò Massimiliano Latorre, ha deciso di rendere quel giorno ancora più speciale. Durante il giuramento a Sulmona ha chiesto la mano alla sua compagna Rosy Grano, di 26 anni e che ha da poco vinto il concorso da viceispettore dopo aver lavorato nella Polizia di Stato. (quotidianodipuglia.it)

La 30enne è figlia del marò Massimiliano, ex ufficiale della marina militare italiana, arrestato in India nel 2012 insieme al collega Salvatore Girone per aver sparato e ucciso due pescatori, vicenda per la quale sono stati entrambi assolti. (leggo.it)

Entrambe sono originarie di Taranto e Giulia ha voluto rendere indimenticabile un giuramento che arrivava a pochi mesi dalla morte della madre a causa di un cancro. (Gazzetta del Sud)

L'anello di Giulia Latorre che riscrive il mito dei marò

Min. di lettura Una splendida proposta, quella di unirsi civilmente, che è esplosa sul web nel fine settimana, perché diventata realtà con il picchetto dei colleghi agenti con delle bellissime rose gialle, fino ad un caloroso abbraccio finale ed immancabile bacio tra le due future compagne. (Gay.it)

Picchetto speciale per Giulia Latorre, la figlia 30enne del marò Massimiliano, con l’aiuto dei colleghi ha organizzato una romantica sorpresa per la fidanzata e collega Rosy Grano, da poco diventata sua promessa sposa. (ilmessaggero.it)

Per intendersi, perché il suo nome è diventato talmente inscindibile da quello di Salvatore Girone che anche la loro fisionomia ha finito con l'impastarsi, Latorre è il più alto dei due, ha la carnagione color cuoio, i lineamenti appuntiti e lo sguardo orientato perennemente verso l'orizzonte, poco più in alto rispetto a qualsiasi ostacolo o testa possa incontrare: tipico atteggiamento posturale di chi è abituato a rispondere «sì signore». (il Giornale)