I successi di Netanyahu nella guerra di rinascita per Israele

Nella resistenza millenaria alle persecuzioni che ha consentito la sopravvivenza del popolo ebraico, rifulgono i leader: sono tanti fin dalla Bibbia. Mosé, eroe della libertà dalla schiavitù egizia, padre della legge che ha fondato il mondo moderno, e poi Judah Maccabi, Tuvia Bielsky, Mordecai Anielewicz, Hanna Senesh, gli eroi del sionismo. Oggi alla loro lista si aggiunge il nome di Benjamin Netanyahu, con la sua sfida al mondo che ha restituito a Israele il ruolo di responsabilità e di eccezionalità che il 7 ottobre gli aveva strappato. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Poco più di un anno fa, il 7 ottobre 2023, Israele sembrava perduto. Nei giorni di Hanukkah, quando sul candelabro a 8 braccia si accende una candelina al giorno, ricordo del miracolo che consenti a Giuda Maccabeo di vincere la guerra, si può credere nell'impossibile. (il Giornale)

da Invictapalestina.org La storia della guerra israeliana a Gaza può essere riassunta nella storia della guerra israeliana a Beit Lahia, una piccola città palestinese nella parte settentrionale della Striscia. (Infoaut)

Se il 2024 è stato un anno di grandi cambiamenti in tutto lo scenario internazionale, il Medio Oriente è certamente la regione in cui questi mutamenti sono stati più significativi. Dalla Striscia di Gaza, dove il bilancio delle vittime provocate dalle operazioni israeliane ha superato quota 45 mila, la guerra si è ampliata al Libano e, più o meno indirettamente, a Siria, Iraq, Yemen e Iran. (ISPI)

La forza di Israele

Sei vicende chiave in un anno colmo di eventi (accaduti a un ritmo straordinario anche per gli standard israeliani) Israele ha risolutamente invertito la marea sul piano militare, ma non sul piano diplomatico. (israele.net)

Il dibattito accesissimo scatenatosi nell’opinione pubblica europea e americana dopo il pogrom del 7 ottobre riguarda qualcosa che va al di là del giudizio sulla reazione di Israele a quell’evento. Neppure i suoi protagonisti ne hanno forse una piena consapevolezza, ma quel dibattito, con i sentimenti e i risentimenti di cui si nutre, riguarda in realtà l’ebraismo e gli ebrei in quanto tali. (Corriere della Sera)