Esplosione al deposito ENI di Calenzano: le possibili cause dell’incidente

La violenta esplosione del 10 dicembre 2024 al deposito ENI di Calenzano (FI) che ha causato 5 morti e 26 feriti potrebbe essere stata dovuta probabilmente a vapori di idrocarburi che si sono infiammati in una pensilina di carico delle autobotti. Fortunatamente, l’incendio è stato domato rapidamente, limitando l’inquinamento. Al deposito ENI di Calenzano si è verificata una violenta esplosione causata probabilmente dalla dispersione di vapori di idrocarburi nell’area di carico delle autobotti. (Geopop)

Se ne è parlato anche su altri media

Era preoccupato Vincenzo Martinelli, il primo autotrasportatore estratto senza vita dalle macerie del deposito Eni di Calenzano. Una situazione di pericolo che lo aveva spinto a chiedere un confronto ai responsabili della sicurezza. (La Repubblica Firenze.it)

Chissà perché». «Un boato, hanno tremato le finestre, i banchi, le porte, ho guardato il cielo e aveva cambiato colore. (La Repubblica Firenze.it)

Biagio Rizzo ha 55 anni e da 32 lavora come autotrasportatore di carburante. A preoccuparlo c’è soprattutto il fatto che la manutenzione agli impianti dello stabilimento avvenisse in contemporanea al rifornimento della ben… (La Stampa)

Eni, verifiche sull’avvio dei sistemi di sicurezza

Tre fasce di pericolo potenziale. Previsione molto molto teorica però pe… (La Repubblica Firenze.it)

Questa mattina i lavoratori hanno incrociato le braccia: "Un atto di solidarietà e di denuncia - commenta Marco Gallo, segretario responsabile del settore logistica Filt Cgil Liguria - in attesa di capire cosa sia accaduto e i motivi per i quali cinque lavoratori hanno perso la vita, la nostra solidarietà va ai colleghi e le nostre condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime. (Primocanale)

Una circostanza che, per i … (Il Fatto Quotidiano)