Altro che peacekeeper, l’Ue pronta a mandare altre armi in Ucraina: “Kiev chiede solo quello”. Budapest: “Serve un cessate il fuoco”
Altro che peacekeeper in Ucraina come avevano cominciato a parlare il presidente francese Emmanuel Macron e il premier polacco Donald Tusk. I Paesi dell’Ue si riuniscono per dare il via al 15esimo pacchetto di sanzioni alla Russia, ma soprattutto – come sottolinea il ministro degli Esteri ungherese – altri 6 miliardi di euro in forniture di armi, bloccati finora dal veto dell’Ungheria. Vista da questa prospettiva la luce già flebile di una tregua natalizia è già tramontata, ma anche un cessate il fuoco “entro l’inverno” – come auspicato proprio dalla Polonia – sembra piuttosto improbabile. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altre testate
Nella ripresa (9') a segno Brescianini, spazio per la doppietta anche per Samardzic (26'). Al 35' il poker ancora con De Katelaere. (Tuttosport)
Quindi lo faremo stasera, per discutere di tutto ha a che fare con l’Ucraina in questo momento e su come assicurarci di poter fare al massimo per metterlo in una posizione di forza, per quando deciderà di iniziare a parlare con i russi su come porre fine a tutto questo”. (Agenzia askanews)
Il presidente Usa Joe Biden ha dato il via libera al 72mo pacchetto di armi per l’Ucraina. Si tratta di una fornitura del valore di 500 milioni di dollari. (la Repubblica)
Un'ipotesi di cui si discute da mesi. Infatti, (Inside Over)
Alla riunione prenderanno parte anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. (L'Eco di Bergamo)
Anche Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen si ritrovano questa sera per la cena clou della giornata politica europea: otto posti (più uno) a tavola, una discussione cruciale per il futuro dell'Ucraina se e quando arriverà la pace. (Corriere della Sera)