La giustizia è celere solo per i migranti: tempi lunghissimi per le altre cause

A tratti, sembra che l’unica giustizia a funzionare celermente sia quella specializzata in immigrazione, diventata all’improvviso punta di diamante della magistratura italiana. In tempi record, ad esempio, la giudice Silvia Albano ha negato il trattenimento degli egiziani e dei bengalesi (12 in tutto) che stavano per essere trasportati in Albania, nei due centri costruiti in virtù dell’accordo siglato con Tirana lo scorso anno. (La Voce del Patriota)

La notizia riportata su altri giornali

E così si cercano di stabilire priorità nella perenne emergenza. La prima udienza per una separazione giudiziale non può essere fissata prima di un anno. (ilmessaggero.it)

Attenzione massima all'immigrazione, le questioni famigliari possono attendere. Lo specchio dei tempi si riflette anche nel funzionamento della giustizia. E così succede che a Roma, precisamente alla sezione famiglia del tribunale civile, i tempi per fissare la prima udienza di separazione giudiziale (quella più importante tra l'altro) si dilatino a tal punto da arrivare fino a un anno. (il Giornale)

Priorità all'immigrazione. E per una causa di divorzio bisogna aspettare un anno

La causa principale risiede nella carenza di magistrati e nella priorità assegnata alla sezione immigrazione: con oltre 7.000 casi annuali, il carico è insostenibile ed evidenzia l’urgenza di una revisione delle risorse destinate alla giustizia familiare. (Radio Roma)

Ma nella realtà, al momento ci sono solo 9 giudici operativi, più il presidente, il che fa slittare molto in avanti tutte le cause. A Roma mancano i giudici e le cause di separazione vanno a rilento. (il Giornale)