Italian Tech Week: programma e ospiti dell'edizione 2024

Torino è pronta ad accogliere la tech conference italiana, che dal 25 al 27 settembre, presso le Officine Grandi Riparazioni, punterà i riflettori sull’innovazione, le tendenze future e le startup. Ecco il programma completo e gli ospiti dell'edizione 2024 Tre giorni di eventi, interviste, dibattiti e masterclass che esploreranno la tecnologia declinata nei settori di arte, mobilità, alimentazione, healthcare, Intelligenza artificiale e clima. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

ITW 2024, il potenziale delle startup italiane: una prospettiva europea di venture capital (La Stampa)

I protagontisti di questo panel affrontano l'intersezione tra intelligenza artificiale, pubblicità digitale e preoccupazioni relative alla privacy. Intervengono: James Colborn, VP Global Data di Teads, Riccardo Russo, Co-Founder & CEO di TextYess, Barbara Caputo di Professor, Politecnico di Torino & President di FocoosAI. (La Stampa)

Anche quest'anno Diego Piacentini, gigante della tecnologia con decenni di esperienza in colossi tech globali come Amazon e Apple, fornirà un aggiornamento sulle attività di Vento, di cui è Presidente. (La Stampa)

So cosa significa essere un expat: troppi italiani brillanti e geniali stanno comprando un biglietto di sola andata”. Così la professoressa del Politecnico di Torino e Presidentessa di FocoosAI Barbara Caputo è intervenuta nel corso dell’Italian Tech Week 2024 parlando delle difficoltà che hanno le startup a svilupparsi in Italia. (La Stampa)

E non dobbiamo avere paura del suo sviluppo né delle implicazioni per il futuro della democrazia. Fabio Pammolli, presidente della fondazione AI4I, parlando con il direttore de La Stampa, Andrea Malaguti, in apertura dell’Italian Tech Week. (La Stampa)

"La tecnologia AI crea contenuti e quindi questo ha un impatto culturale. Grazie ai modelli che creiamo, influenzeremo le applicazioni che li utilizzeranno. Trovo che sia importante che emergano società AI in Europa perché la nostra cultura è diversa da quella statunitense". (La Stampa)