Il silenzio delle mattine, dopo Massimo Cotto

Il silenzio delle mattine, dopo Massimo Cotto Massimo Cotto Quanto rumore fa il silenzio di una voce. Quanto può avvilire la certezza che non sarà più, dirà più, riderà più. Che non ci saranno domande, risposte, dialoghi, racconti. L'interrogativo sbatte insensato da un'area all'altra della mente. Da quando la notizia della morte di Massimo Cotto mi è arrivata addosso, secchiata di acqua gelida in una mattina d'agosto già rovente di pensieri e di temperature, io me lo chiedo. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

E nonostante gli sforzi di ricacciare indietro le lacrime, così é stato. Una festa. (Gazzetta D'Asti)

Francesco Renga, è stato per Massimo Cotto un vero amico, tanto da essere suo testimone di nozze nel 2006 quando si sposò con Chiara Buratti. (newsbiella.it)

Lo riportiamo integralmente perchè continee anche un “inedito” su un progetto cui stava lavorando proprio con Cotto. Fra i tanti e commoventi contributi che sono arrivati nel ricordo di Massimo Cotto, quello di Gianluigi Porro, a lungo dirigente del settore Manifestazioni e Cultura del Comune di Asti e oggi presidente della Fondazione Piemonte dal Vivo. (La Nuova Provincia - Asti)

La canzone di Springsteen ha segnato la vita di un giovanissimo Massimo Cotto che con le sue scarpe e le sue magliette, ha attraversato il mondo per intervistare i più grandi e diventando lui stesso il più grande di tutti nelle interviste e nella conoscenza musicale. (TargatoCn.it)

Per fare finta che essa sia rimasta fuori, sospesa sui tavoli neri all’ingresso, dove tutti si soffermano pazienti e mesti a firmare i libretti del ricordo. A volte basta indossare una maglietta dei Rolling Stones, ascoltare un giro di do con la chitarra elettrica o dire «cazzone» in una chiesa gremita per esorcizzare la morte. (La Stampa)

E vorrei ci sorprendessero anche quelle non rockettare". (Fanpage.it)