Fim, Fiom e Uilm scrivono alla Presidente Meloni: “Necessario convocare il Tavolo Automotive alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”
I Segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno inviato nel pomeriggio di oggi una lettera (che trovate allegata) alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Sottosegretario Alfredo Mantovano, ribadendo la necessità di convocare il Tavolo del settore Automotive alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. “L’attuale situazione di stallo nel confronto al Mimit, il taglio di risorse pubbliche e la mancata presenza dei vertici di Stellantis, richiedono l’assunzione di una responsabilità non più rinviabile dopo lo sciopero e la manifestazione nazionale dei lavoratori del settore auto” ‒ scrivono i tre segretari generali a sostegno della richiesta di convocazione, concludendo che ‒ “In assenza di un riscontro positivo ci vedremo costretti all’auto-convocazione con i lavoratori del settore presso Palazzo Chigi”. (Fiom-Cgil)
Su altre fonti
“Stiamo assistendo ad una fase di contrazione della produzione industriale davvero preoccupante. A fine 2024, infatti, come si apprende dall’ultimo rapporto del Centro Studi di Confindustria, l’economia italiana risulta in difficoltà a causa dell’industria, che rappresenta la parte trainante del PIL del Paese. (Primonumero)
Questa crisi ha costretto le grandi case automobilistiche europee a ripensare una parte del proprio modello di business, cercando nel risparmio e nei tagli alle spese il mancato profitto dovuto ai minori margini che i Bev garantiscono rispetto alle loro controparti a benzina. (QuiFinanza)
Si tratta di una problematica globale e interdipendente che va dagli stabilimenti automobilistici statunitensi all’offerta sempre più aggressiva dei players cinesi fino alle crisi dei grandi marchi tedeschi, all’imponente ricorso agli ammortizzatori sociali nelle aziende pugliesi del settore. (quotidianodipuglia.it)
Sono stati circa 70 i lavoratori che sabato 22 novembre, con bandiere e striscioni, hanno preso parte al presidio organizzato da Cgil e Fiom in piazza Matteotti a Umbertide. Allarme rosso per il settore metalmeccanico. (Corriere dell'Umbria)
« L’attuale situazione di stallo nel confronto al Mimit - sostengono i sindacati -, il taglio di risorse pubbliche e la mancata presenza dei vertici di Stellantis, richiedono l’assunzione di una responsabilità non più rinviabile dopo lo sciopero e la manifestazione nazionale dei lavoratori del settore auto. (Il Sole 24 ORE)
Savona. "La situazione del settore Automotive in Italia e in Europa diventa sempre più critica. In assenza di una netta inversione di direzione, la prospettiva industriale e occupazionale rischia di essere irrimediabilmente compromessa". (IVG.it)