Risiko bancario: Caltagirone alza sua quota in Anima
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Dall’Opa di Banco BPM su Anima all’Ops di Unicredit su Banco BPM. E’ in pieno fermento il risiko bancario italiano. E tra i protagonisti che muovono le pedine sullo scacchiere troviamo anche l’immobiliarista romano Francesco Caltagirone. Dopo aver aumentato la sua partecipazione nel capitale di MPS, Caltagirone ha alzato la sua quota anche in Anima, salendo al 5 per cento. Un’operazione che porta la data del 29 novembre scorso e che è stata resa nota dalla Consob a mercati chiusi. (Wall Street Italia)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Caltagirone ha incrementato la propria partecipazione in Anima Holding, passando dal 3,2% al 5,3%, con l’obiettivo dichiarato di arrivare al 9,9%. Francesco Gaetano Caltagirone sta aumentando la sua quota in Anima Holding, puntando al 9,9%, e questa mossa potrebbe preludere a un’operazione più ampia: traghettare Anima verso Mps per lasciare Banco BPM nelle mani di UniCredit (Il Giornale d'Italia)
Dipenderà dai corsi di Borsa perché l'imprenditore romano, da pragmatico quale è, investe solo in asset con un percorso di crescita e di ritorno. (Advisoronline)
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La partita di risiko tra le banche italiane continua e anzi, si fa sempre più stringente. La mano oggi è di Caltagirone il quale, secondo quanto emerge dalle ultime rilevazioni Consob, detiene ora il 5,3% del capitale di Anima Holding, in aumento quindi rispetto al precedente 3,2%. (FIRSTonline)
Ieri è emerso che Francesco Gaetano Caltagirone ha arrotondato la propria partecipazione al 5,292% dal precedente 3,1%. I titoli questa mattina si attestano a 6,53 euro e guadagnano l’1%. (Il Sole 24 ORE)
La quota è detenuta tramite quattro società controllate. (SoldiOnline.it)