Transizione 5.0 è stata un fallimento, addirittura controproducente. I recenti correttivi del Governo non sposteranno nulla: sarà ancora un disastro
Nonostante i correttivi annunciati dal governo, la Transizione 5.0 rimarrà un’occasione mancata. La misura, già bollata come un flop per la sua complessità e i ritardi iniziali, sembra destinata a replicare il suo fallimento. I due problemi di fondo, infatti, restano irrisolti: il meccanismo è ancora troppo articolato, con costi e procedure che scoraggiano soprattutto le piccole imprese, e la mancata proroga della scadenza al 31 dicembre 2025 che rende i tempi troppo stretti per realizzare progetti complessi o per acquistare macchinari personalizzati. (Industria Italiana)
Su altri media
Con la manovra 2025, il Governo ha recepito le istanze delle imprese di potenziamento e semplificazione dell’incentivo alla digitalizzazione in chiave sostenibile degli impianti, e ora l’auspicio è che questo serva a stimolare la messa a terra del Piano 5.0, che finora ha clamorosamente fallito. (Industria Italiana)
Durante l’Italian Innovation Summit di Milano, il ministro Adolfo Urso ha annunciato importanti novità per il programma di Transizione 5.0, fino ad ora ostacolato da burocrazia e complessità tecniche. La Commissione Europea ha approvato modifiche significative per semplificare l’accesso agli incentivi e accelerare gli investimenti. (Radio Radio)
Transizione 4.0, prenotazioni entro il 31 dicembre 2024 per evitare i nuovi limiti e la stretta prevista dalla Legge di Bilancio 2025 Con l’approvazione del testo della Legge di Bilancio 2025 da parte della Camera, il Piano Transizione 4.0 ha subito diversi cambiamenti. (Informazione Fiscale)
È la conseguenza del tetto di spesa di 2200 milioni previsto dalla legge di bilancio 2025 nel testo approvato in prima lettura dalla Camera. Per avere la certezza di usufruire dei crediti attualmente previsti, occorre ordinare i beni, pagando un acconto del 20%, entro la data di pubblicazione della legge. (NT+ Fisco)
Il credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 ex L. 178/2020 si ferma a fine 2024. I commi 445-448 dell’art. 1 del Ddl. di bilancio prevedono infatti l’abrogazione dal 2025 di tale agevolazione, introducendo anche un tetto di spesa per il bonus sui beni materiali 4.0. (Eutekne.info)
Come più volte annunciato, nella Legge di Bilancio in discussione alla Camera (oggi è previsto l’approdo in Aula) sono previste modifiche e aggiustamenti per rilanciare e rendere più attrattivo il piano Transizione 5.0. (BibLus)