Clepa lancia l'allarme: dal 2020 i fornitori auto hanno perso 86.000 posti di lavoro

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HDmotori ECONOMIA

I settore automotive in Europa è in difficoltà e i dati di mercato degli ultimi tempi e gli allarmi delle associazioni di categoria lo dimostrano chiaramente. Ad evidenziare nuovamente il momento difficile per questa industria ci pensa Clepa, cioè l'associazione europea dei produttori di componentistica che lancia l'allarme. Secondo l'associazione, dal 2020 sono andati persi circa 86.000 posti di lavoro nel settore. (HDmotori)

La notizia riportata su altri giornali

Allo stesso tempo però sono al vaglio anche altre soluzioni interessanti come l'idrogeno o i biocarburanti. L'Europa ha posto come deadline il 2035 per rendere tutte le auto vendute ad emissioni zero. (Virgilio)

C’è bisogno di un fondo europeo per la transizione del settore. Dopo tanti “al lupo, al lupo”, ora – con Stellantis quest’anno sotto i 500 mila veicoli (meno … (Fim Cisl)

Speriamo che il nostro grido di dolore, che è stato portato anche a Bruxelles, sia finalmente ascoltato", dice, sottolineando che di fondo "c'è un errore che è stato incredibile da parte della Commissione europea che ha preso delle decisioni, ha imposto una tecnologia dominante senza rispettare l'elemento fondamentale del mercato, che esiste una domanda. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Secondo la Clepa, l’associazione europea dei fornitori del settore automobilistico, il Vecchio continente dal 2020 a oggi ha perso 86.000 posti di lavoro. Tra i paesi più colpiti la Germania, con quasi il 60% di “tagli”, corrispondenti a 52.000 posizioni. (AlVolante)

Il settore automotive rappresenta il secondo comparto industriale per consumo di acciaio , assorbendo il 18% della produzione siderurgica europea , e questo peso lo rende un mercato fondamentale per tutta la filiera. (Siderweb)

L’automobile vale l’11% del Pil nazionale, ed è la storia stessa dell’industria italiana. La Fiat oggi non è più la Fiat, è solo uno dei tanti marchi di Stellantis, cui è approdata sei mesi dopo la morte di Sergio Marchionne, il figlio di un carabiniere abruzzese che l’aveva salvata, sottraendosi genialmente a due dipendenze a cui i predecessori l’avevano condannata: da Gm e dalle banche, e arrivando addirittura ad acquisire la Chrysler Usa, tra gli applausi dei sindacati americani. (L'Eco di Bergamo)