Emanuela uccisa: sul corpo lividi di pestaggi precedenti
Ascoli Piceno, 23 dicembre 2024 – Sulla causa precisa della morte di Emanuela Massicci, uccisa a forza di botte dal marito Massimo Malavolta la notte di giovedì 19 dicembre scorso, i medici legali Francesco Brandimarti e Sabina Canestrari depositeranno tra oggi e domani una relazione parziale in attesa di quella definitiva a seguito dell’autopsia. Emanuela Massicci, uccisa a botte dal marito: la sua agonia è durata oreMissing Credit Secondo quanto trapela, a provocare il decesso sarebbe stata la perdita di sangue a seguito delle ferite e dei traumi causati dai violenti colpi sferrati dal marito che hanno provocato fratture al naso, a diverse costole e all’ulna, oltre a tumefazioni in molte parti del corpo. (il Resto del Carlino)
Su altri media
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Questo pomeriggio, alle 18:30, la comunità di San Benedetto del Tronto si riunirà in una fiaccolata per denunciare la violenza di genere e ricordare Emanuela Massicci, la quarantacinquenne tragicamente uccisa dal marito a Ripaberarda di Castignano. (La Nuova Riviera)
Picchiata e uccisa dal marito. (Sky Tg24 )
Prende sempre più quota il convincimento fra gli investigatori che Emanuela Massicci sia morta a seguito dei violenti colpi che il marito Massimo Malavolta le ha scaraventato addosso con una rabbia cieca. (il Resto del Carlino)
Se solo Massimo Malavolta avesse dato l’allarme subito, e non alle 5 e 30 del mattino, forse poteva essere salvata. Emanuela Massicci dunque poteva essere salvata durante quelle ore in cui è stata vegliata dal marito dopo che l’aveva massacrata di botte. (corriereadriatico.it)
Solo molte ore dopo ha dato l’allarme telefonando ai suoi genitori che a loro volta hanno contattato i carabinieri. – Ha massacrato di botte la moglie fino a ucciderla, poi si è steso al suo fianco dopo averla rivestita e si è tagliato ad un braccio con un coltello. (il Resto del Carlino)
Alla scuola secondaria Don Bosco di Castignano, dove i due bambini frequentano rispettivamente la classe prima e seconda, l’altro ieri sarebbe dovuta andare in scena la recita di Natale, ma tra i corridoi del plesso, al clima di serenità e gioia di un giorno di festa, sono subentrati incredulità, paura e sdegno. (il Resto del Carlino)