Claudio Cecchetto, nuovo veleno su Max Pezzali: "Di lui non parlo". Foto e video | People

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Il produttore e deejay torna a parlare dei “suoi” 883. E non usa mezzi termini per il cantante che fu suo grande amico La frattura tra Claudio Cecchetto e Max Pezzali sembra proprio insanabile. Lo ribadisce il produttore e deejay che al Corriere della Sera racconta di non avere visto la serie Sky Hanno ucciso l’uomo ragno, ricostruzione dell’ascesa degli 883 – foto | video “LI HO SCOPERTI IO” – È stato Cecchetto a scoprire e lanciare la band composta da Max Pezzali e Mauro Repetto (OGGI)

Su altre fonti

«La fiction parla della leggendaria storia degli 883, io a Radio Cecchetto ho Mauro Repetto che quella storia l’ha vissuta davvero in prima persona e risponde con cognizione di causa perché lui c’era». (Liberoquotidiano.it)

Cecchetto, in una intervista a Radio Radio, aveva criticato Pezzali, con un … "Essere intelligenti significa anche non firmare contratti capestro alla cieca per tutta la vita". (L'HuffPost)

Questa sera andranno in onda su Sky (e in streaming su Now) le ultime due puntate di “Hanno ucciso l’Uomo ragno - La leggendaria storia degli 883”, una serie che sta registrando ascolti record e grande entusiasmo da parte del pubblico: merito di una narrazione divertente e ben ritmata, di canzoni appartenenti alla memoria collettiva, di un duo di attori (Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli) ben scelti come protagonisti. (Torino Cronaca)

Mauro Repetto sulla fine degli 883: "Tra me e Max non si è mai rotto niente"

E Max Pezzali non è un campione di riconoscenza". Nei giorni in cui sta spopolando la serie Sky "Hanno ucciso l'Uomo ragno - La leggendaria storia degli 883", il noto produttore è tornato sulla fine del sodalizio professionale col cantante dicendo: "Riconoscenza è sinonimo di intelligenza: più una persona è intelligente, più è riconoscente. (Liberoquotidiano.it)

Mauro Repetto racconta l'esperienza post 883 a Los Angeles: «Non andavo via da niente, semplicemente proseguivo la mia sete di sogni, l’unica cosa che ho sottovalutato è stata la lingua. Mi proponevo come sceneggiatore ma non sapevo quasi parlare l’inglese» (Open)

Qualcosa poi, in quella macchina perfetta, si è rotto (ma non in modo "tagliente"). La storia degli 883 è quella di un duo di amici che, forti di una grande passione per la musica, hanno creato qualcosa di davvero magico. (R101)