Caso Andrea Prospero, il legale della famiglia: "Si confidava pensando di aver trovato un amico"
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"Andrea Prospero si era confidato pensando di aver trovato online un amico, ma questa persona era tutt'altro che un amico". Lo dice a LaPresse l’avvocato Carlo Pacelli, che rappresenta la famiglia di Andrea Prospero, il 19enne che si è tolto la vita, in merito all'arresto di un 18enne per istigazione al suicidio. "Andrea si è confidato, ha raccontato delle sue fragilità, dei suoi disagi - afferma - e dall’altra parte, invece di un conforto, ha trovato qualcuno che ha rafforzato i suoi propositi di farla finita. (Corriere dell'Umbria)
La notizia riportata su altri giornali
Scelta nella quale sarebbe stato "più volte incitato e incoraggiato" da un giovane appena diciottenne residente a Roma, messo agli arresti domiciliari. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
È a una svolta l'inchiesta per la morte di Andrea Prospero, lo studente di 19 anni trovato senza vita a Perugia il 29 gennaio scorso. È scattato un arresto: si tratta di un giovane residente nella provincia di Roma. (Today.it)
C'è una chat Telegram «particolarmente drammatica» agli atti dell'indagine sul suicidio di Andrea Prospero. (ilmessaggero.it)
Scelta nella quale sarebbe stato «più volte incitato e incoraggiato» da un giovane appena diciottenne residente a Roma, messo agli arresti domiciliari. (ilmessaggero.it)
C'è una chat Telegram "particolarmente drammatica" agli atti dell'indagine sul suicidio di Andrea Prospero. (Tiscali Notizie)
La presenza di tutti quei dispositivi elettronici e delle schede telefoniche ha da subito fatto pensare a un contesto più complesso di quello della tragedia personale. Andrea era stato trovato morto in una stanza affittata nel centro città, dopo aver assunto una quantità eccessiva di farmaci. (Vanity Fair Italia)