Stellantis, scontro Calenda-Tavares: «Fiat in Algeria e Alfa in Polonia, se questo è il piano per l'Italia non vi daremo più un euro»

«Lei ha testualmente detto a gennaio del 2024, che non è gennaio del 1994, cioè c’era già la transizione, “vogliamo raggiungere il traguardo di un milione di veicoli e ci sono 40.000 dipendenti che lavorano in Italia”. Io vorrei chiederle com’è successo che i dipendenti sono diminuiti di 11.500 unità e altri 3.800 escono quest’anno e vorrei anche chiederle com’è che succede che il 31% di decrescita quest’anno porterà autovetture e veicoli commerciali porta a oggi, in nove mesi, a 400.000 unità che è il minimo storico». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

«Non è più in condizioni di chieder niente per come hanno mal gestito e male amministrato un'azienda storica italiana. L'amministratore delegato e la dirigenza di Stellantis - ribadisce- dovrebbero chiedere scusa agli operai, agli ingegneri, ai tecnici, agli italiani e alla storia dell'auto italiana» riferendosi all’audizione del top manager in Parlamento di venerdì 11 ottobre. (Corriere della Sera)

«Perché non vendiamo auto elettriche in Italia? Perché costano troppo. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. (il Giornale)

Di questa opportunità ringrazio chi ha chiesto e lavorato per costruirla”. – “E’ stato molto importante aver avuto l’opportunità di dialogare con i rappresentanti del Parlamento italiano, e di rispondere alle loro numerose domande: un modo utile per far chiarezza sul particolare momento che l’industria automobilistica sta attraversando. (Agenzia askanews)

Il day after di Tavares: tutti d'accordo contro Stellantis. Confindustria: "Folle chiedere altri aiuti"

Nessuna intenzione di lasciare l’Italia. Carlo Tavares, parla per la prima volta in Parlamento, davanti ai deputati e senatori delle Commissioni Attività produttive e Industria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Roma, 11 ott. (il Dolomiti)

L'ad di Stellantis, Carlos Tavares, ha conseguito un risultato a suo modo eccezionale: è riuscito a mettere d'accordo tutti sul fatto che le pretese e i comportamenti dell'azienda sono inaccettabili. (Secolo d'Italia)