Avvisi bonari: il termine per il pagamento raddoppia da 30 a 60 giorni
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Dal 1° gennaio 2025 il termine per il pagamento delle comunicazioni cd avvisi bonari in seguito controlli automatizzati e formali passerà da 30 a 60 giorni. Il nuovo termine è stato stabilito dall’art. 3 del D. Lgs. n. 108/2024, che ha modificato quanto disposto agli artt. 2, 3 e 3 bis del D. Lgs. 462/1997. In pratica, le somme dovute a seguito delle comunicazioni di irregolarità emessi in ragione degli articoli: 36-bis (controlli automatici) ex DPR 600/1973; 36-ter (controlli formali) ex DPR 600/1973 54-bis (controlli automatici) del decreto Iva (Dpr 633/1972), potranno essere versate entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione. (Fisco7)
Ne parlano anche altre fonti
Controlli fiscali, stop alla tregua estiva: dal 4 settembre riparte il calcolo dei giorni a disposizione per pagare gli avvisi bonari, così come per l'invio dei documenti richiesti dall'Agenzia delle Entrate Controlli fiscali a pieno regime, dopo la breve tregua estiva. (Informazione Fiscale)
Cambia la sanzione negli avvisi bonari per omessi e ritardi versamenti di imposte: per quelli relativi a violazioni commesse dal 1 settembre la pena pecuniaria amministrativa passa dall’attuale 10% all’8,33% dell’imposta non versata (o pagata in ritardo). (Italia Oggi)
Le modifiche al Decreto Legislativo 87/2024 stabiliscono che l’omesso versamento delle ritenute e dell’IVA diventa penalmente rilevante se le somme non vengono saldate entro il 31 dicembre dell’anno successivo alla presentazione della dichiarazione annuale. (Economy Magazine)
È questa una delle principali novità operative che impongono in questo periodo una riflessione sul miglior comportamento da adottare. (NT+ Fisco)
Questo periodo di “pausa” fiscale, che copre i mesi di agosto e dicembre, è stato introdotto per offrire un momento di tregua ai contribuenti, evitando che debbano affrontare notifiche fiscali durante le ferie estive o le festività natalizie. (InvestireOggi.it)
Comunicando ai sostituti d’imposta e ai contribuenti eventuali omissioni. L’Agenzia delle Entrate si muove per comunicare ai contribuenti eventuali omessi versamenti dell’Iva e delle ritenute. (QuiFinanza)