Marmolada 2 anni dopo, Zaia: “cicatrice indimenticabile”

MeteoWeb Il 3 luglio “ci fa rivivere il dolore e l’apprensione causati dalla tragedia della Marmolada. Ricordo le telefonate concitate, l’immediato intervento del Suem 118 in un turbinio d’elicottero e di squadre del Soccorso Alpino, la presenza straordinaria dei Vigili del Fuoco, del SAGF della Guardia di Finanza, di tutti gli uomini delle forze dell’ordine e della Protezione Civile… È stata un’operazione di soccorso difficilissima, sotto il rischio di altri crolli, con una montagna ferita e attanagliata da una giornata di calore davvero innaturale, per quelle quote. (MeteoWeb)

Se ne è parlato anche su altre testate

“L’imprevedibile tragedia della Marmolada è riuscita a portare in modo crudo e violento all’attenzione della società civile e al mondo dell’alpinismo la realtà e gli effetti del cambiamento climatico anche alle alte quote. (la VOCE del TRENTINO)

È la montagna a comandare. Sempre. E servono attenzioni particolari, premure e impegno, spesso anche sacrifici e dedizione verso “i giganti di roccia”. Servono soprattutto uomini e donne che sappiano prendersene cura, che se ne occupino attivamente, provvedendo alle sue necessità. (News In Quota)

Alle 13:43 del 3 luglio 2022 un serraco del ghiacciaio della Marmolada nei pressi di Punta Rocca è crollato per circa 2,3 km, provocando una valanga da 64.000 tonnellate di ghiaccio, neve e detriti rocciosi a una velocità di almeno 180 km/h su un sentiero su cui passavano degli escursionisti, provocando 11 vittime e 8 feriti. (Geopop)

Marmolada, domani il secondo anniversario della tragedia

Il 3 luglio 2022, alle 13.43, precipitarono a valle circa 63.300 metri cubi di materiale ad una velocità di 50-80 metri al secondo, portando con sé roccia e detriti per circa 2,2 chilometri. 11 persone persero la vita, 7 rimasero ferite a causa del crollo di un seracco dal ghiacciaio, la cui cicatrice è ancora ben visibile a chiunque osservi quel versante della montagna. (Dolomiti Review)

È stata un’operazione di soccorso difficilissima, sotto il rischio di altri crolli, con una montagna ferita e attanagliata da una giornata di calore davvero innaturale, per quelle quote. (Bellunopress)

A due anni dal distacco del seracco di Punta Rocca in Marmolada, che provocò undici vittime e sette feriti, la ‘cicatrice’ sul ghiacciaio è ben visibile, nonostante la neve ancora presente. Alle 13.43 del 3 luglio 2022 precipitarono a valle circa 63.300 metri cubi di materiale ad una velocità di 50-80 metri al secondo, portando con sé roccia e detriti per circa 2,2 chilometri. (Ufficio Stampa)