Don Bosco, rissa con coltelli e spranghe: guerra tra bande, guerriglia urbana sul marciapiede di notte a Roma

Spranghe, bastoni e cocci di bottiglia: una guerriglia urbana in strada nella notte in via Flavio Stilicone, strada difficile del quartiere Don Bosco sulla Tuscolana, già teatro del racket delle occupazioni e dei negozi convertiti in case abusive. All'origine dell'ultima, violenta rissa ci sarebbe una spedizione punitiva contro i titolari di un minimarket. I carabinieri, alla fine, hanno dovuto chiudere la strada. (Corriere Roma)

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I cittadini di Cinecittà, paralizzati dalla paura, hanno assistito impotenti a una maxi rissa tra sudamericani e bengalesi, culminata in un assalto armato con spranghe, coltelli e cocci di bottiglia al minimarket di via Flavio Stilicone (ilmessaggero.it)

La rissa è avvenuta intorno alle 21 di fronte a un supermercato in via Flavio Stilicone gestito da due bengalesi, aggrediti da una banda di latinos che, secondo alcuni testimoni, risiedono negli appartamenti occupati in un edificio della stessa via. (Repubblica Roma)

Improvvisamente è scoppiata una guerriglia urbana tra gruppi di sudamericani e residenti di originari del Bangladesh. Gli scontri sono culminati in un’aggressione a un negozio gestito da bengalesi, dove il gruppo di assalitori ha rovesciato una campana per la raccolta del vetro e usato le bottiglie per colpire le vittime. (Tiscali Notizie)

Maxi rissa a colpi di bastoni e bottigliate a Cinecittà: scene di guerriglia urbana tra bande rivali. Le immagini girate dai residenti

In un quartiere di Roma, una banda di "latinos" ha assaltato un minimarket, ferendo il proprietario e dando origine ad una maxi-rissa a suo di calci, pugni e bastonate. (il Giornale)

La lite sarebbe scoppiata all'interno del piccolo negozio e si è poi spostata in strada. È quanto accaduto la notte scorsa a Roma, nel quartiere del Don Bosco. (Today.it)

Bottiglie, bastoni e persino minacce con i coltelli. La lite sarebbe scoppiata all’interno di un piccolo supermercato di via Flavio Stilicone e si è poi spostata in strada. (Il Fatto Quotidiano)