F1, Max Verstappen: “La vittoria in Brasile sul bagnato uno dei punti più alti della mia carriera”

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F1 2024

Una settimana dopo aver concluso la stagione di Formula Uno più lunga di sempre, con 24 Gran Premi e 6 Sprint in calendario, Max Verstappen può cominciare a godersi il meritato riposo in attesa di presentarsi al via della prossima stagione con l’ambizioso obiettivo di centrare il quinto titolo mondiale consecutivo. L’olandese della Red Bull si è reso protagonista di un 2024 strepitoso, in cui ha vinto con margine il campionato nonostante una macchina rivelatasi su diverse piste la terza (o addirittura quarta) forza in campo. (OA Sport)

La notizia riportata su altri media

E quella che, nel finale di campionato, ha creato fratture importanti con Lando Norris, George Russell e Oscar Piastri, vittime della sua guida iper-aggressiva, spesso deragliata oltre i limiti del consentito. (Eurosport IT)

Poco prima del galà, aveva partecipato a lavori socialmente utili, incontrando la comunità automobilistica ruandese, pena comminatagli dopo la parolaccia scappatagli durante la conferenza stampa pre-Gran Premio di Singapore. (Formulacritica)

Quanto nell’ultimo Mondiale appena concluso ha vinto lui, non la Red Bull. Ha vinto il pilota non la monoposto. Sia per un discorso oggettivo che soggettivo. Può non piacere Max Verstappen, sfacciato e irriverente, fuori dagli schemi e per certi versi uno “sceriffo” che fin troppo spesso guida al limite della penalità, non a caso ne ha prese un bel po’. (Il Posticipo)

Max Verstappen senza scuse: "Supero i limiti perché sono un campione—la McLaren non ha quella mentalità"

Max Verstappen è riuscito a difendersi dai tentativi di rimonta di Lando Norris, conservando lo scettro di campione del mondo nel 2024. Napoletano di nascita, laureato in giurisprudenza, è giornalista pubblicista con la passione per il motorsport e l'automotive con un occhio alle innovazioni e alla storia della F1. (Virgilio)

La superstar della Red Bull ha affrontato pesanti critiche per le sue manovre aggressive ad Austin e Città del Messico, con quest’ultima che gli è costata una rara penalità. (Motorcycle Sports)