Operazione rimandata per sciopero: “Ho due tumori, avevo già il camice per la sala”

Reggio Emilia, 22 novembre 2024 – Una brutta malattia in progressione e la necessità di intervenire chirurgicamente. Ma tutto si ferma a causa di uno sciopero nazionale del personale sanitario. E l’unica cosa che si sa è che l’operazione “verrà riprogrammata”. Così, mercoledì, mentre nelle piazze medici e infermieri protestavano contro una manovra “senza risorse sufficienti per salvare il Servizio sanitario nazionale e i suoi professionisti”, Olinto Caliceti, settantottenne di Casalgrande, ne subiva il disagio. (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri media

Quando ancora era in corso lo sciopero, infatti, i rappresentanti delle sigle coinvolte (Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up) avevano parlato di un'adesione all'85%. Un vuoto che avrebbe reso impossibile effettuare 1,6 milioni di visite, esami clinici e operazioni chirurgiche programmate. (il Giornale)

Evaporata definitivamente, perché «tutto ciò che è solido svanisce nell’aria» (o nell’etere e nel web…). Un esempio lampante arriva per direttissima dallo sciopero dei medici e degli infermieri contro l’annunciata manovra di bilancio a cui, per … (La Stampa)

Francesco Vaia, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, lancia un messaggio chiaro VIDEO | La risposta di Francesco Vaia allo sciopero generale del personale sanitario: “Puntare su prevenzione e sostenibilità” (Dire)

Il maxi sciopero dei medici diventa un flop da record

Dopo lo sciopero dello scorso 20 novembre, resta aperto il dibattito sul settore: il governo punta a emendare la Legge di Bilancio valutando l’aumento, la defiscalizzazione e flat tax delle indennità specifiche per chi lavora nel servizio sanitario pubblico. (Sky Tg24 )

Non sulle motivazioni o sui contenuti - fin troppo chiari, se non si è prevenuti o totalmente all’oscuro della materia - bensì sui flussi comunicativi e, in particolare, sui dati relativi allo sciopero. (Sanità24)

ROMA — La rabbia di medici e infermieri contro la manovra "senza risorse sufficienti per salvare il servizio sanitario nazionale e i suoi professionisti" è nel rombo dei tamburi, nel fiato spinto dentro i fischietti, nello scuotimento delle nacchere a forma di mani. (la Repubblica)