'Esclusi dalle immissioni in ruolo', protestano gli insegnanti idonei al concorso del 2020

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Gli idonei al concorso ordinario 2020 per il reclutamento del personale docente esprimono la loro 'profonda delusione e preoccupazione' in merito alla gestione delle immissioni in ruolo per l'anno... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Se ne è parlato anche su altri media

La precarietà, un fenomeno in costante crescita nel settore scuola, sta mettendo a dura prova la qualità dell’insegnamento e dell’organizzazione didattica. Il sistema scolastico italiano è in un periodo di crisi, a causa del precariato. (lentepubblica.it)

La storia dei docenti idonei del concorso 2020 è iniziata in un contesto di incertezze e paure, segnato dalla pandemia e dalle misure di prevenzione. Dopo due anni di attese, nel 2022 migliaia di aspiranti insegnanti hanno affrontato le difficili prove del concorso, superando esami scritti, orali e, per alcuni, anche lunghe e faticose prove pratiche. (Orizzonte Scuola)

che prevede una drastica riduzione delle autonomie scolastiche. Ancora difficoltà si registrano nel sistema informatico per l'immissione in ruolo dei docenti in vista (LaC News24)

“Come FLC CGIL – si legge nella nota – continuiamo a condannare la scelta del Ministero di limitare il numero per le assunzioni a tempo indeterminato a soli 45.124 unità, rispetto ai 64.156 posti liberi e vacanti presenti in organico, e denunciamo la grave penalizzazione che ciò comporta per tanti docenti che, pur in possesso dei requisiti necessari, come in particolare gli idonei dei concorsi 2020, non verranno immessi in ruolo”. (FLC CGIL)

Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’agenzia di stampa Italia Stampa. Il leader della giovane associazione sindacale rappresentativa ha commentato il numero delle assunzioni di quest’anno relative al personale Ata, che risultano essere soltanto di 10mila unità. (Orizzonte Scuola)

L’avvio della scuola quest’anno si annuncia tra mille criticità, a livello nazionale e anche sul territorio modenese. “Sarà un inizio piuttosto complicato, sicuramente molto più degli ultimi anni”. (Collettiva.it)