Maxi blitz antimafia all'alba, oltre 80 arresti
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All'alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno condotto una vasta operazione antimafia che ha coinvolto l'intera provincia e altre località della Puglia e del territorio nazionale. L'operazione, che ha visto l'impiego di numerosi agenti, ha portato all'arresto di oltre 80 persone, tra cui 56 sono state associate alla locale Casa Circondariale e 31 sottoposte ai domiciliari. Gli indagati, in totale 112, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e altri reati, fra cui ripetute estorsioni aggravate dal metodo mafioso.
Tra gli arrestati figura Alfonso Accoto, un 59enne residente da circa vent'anni nel Reggiano, dove lavorava come operatore sanitario all'ospedale Baggiovara di Modena. Accoto è stato raggiunto ieri dai carabinieri di Lecce, in collaborazione con i colleghi del comando provinciale di Reggio Emilia, a Rubiera. L'operazione ha riguardato diverse zone d'Italia, con misure cautelari per 87 persone su un totale di 112 indagati.
L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Lecce, ha permesso di smantellare un'organizzazione criminale legata alla Sacra Corona Unita, attiva nel traffico di droga e in altre attività illecite. Gli arrestati sono accusati di aver gestito un vasto traffico di sostanze stupefacenti, oltre a essere coinvolti in estorsioni e detenzione illegale di armi da fuoco. Le indagini hanno rivelato un sistema ben organizzato, con ramificazioni in diverse regioni italiane, che operava con metodi mafiosi per intimidire e controllare il territorio.
L'operazione rappresenta un duro colpo per la criminalità organizzata pugliese, che da tempo operava indisturbata in diverse aree del paese. Le autorità hanno sottolineato l'importanza di questa operazione, che ha permesso di disarticolare una rete criminale pericolosa e ben radicata.