Salvatores e i fanciulli alla deriva: una favola Ieri, oggi e domani: un grande Bonello

Salvatores sembrerebbe guardare a Dickens, ma ben presto ci si ritrova soltanto nella polvere di quei romanzi, la stessa con la quale “Napoli-New York” si apre, dopo il crollo della casa dove viveva Celestina, unica superstite tra le macerie, che presto conosce Carmine, uno scugnizzo che vive in strada con piccoli espedienti e con il quale instaura un rapporto di amicizia infantile. Per alcune traversie, che qui non riassumiamo, i due bambini finiscono clandestinamente su una nave diretta a New York, il cui commissario di bordo è Domenico Garofalo (Favino), che vive stabilmente nella Mela, con una moglie, ma senza figli. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Si parla di due bambini, che nel dopoguerra s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York unendosi ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America». Finalmente vedremo un Pierfrancesco Favino diverso. (ilmessaggero.it)

Gabriele Salvatores rivela il senso più profondo del suo nuovo film “Napoli-New York”, immerso nel tifo da stadio che al Modernissimo… In un momento di egoismo, rancore, odio parole brutte anche all'interno del Parlamento, volevo provocatoriamente parlare di ottimismo. (La Repubblica)

«Napoli, New York» è ambientato nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria. Ora quel film ha visto la luce, grazie all’impegno di Gabriele Salvatores, che si è innamorato della storia e se n’è appropriato. (Corriere Fiorentino)

Favino e il rapporto con le radici: sono un uomo del Sud

Nel film lei parla un napoletano d’epoca, del Dopoguerra: quanto è stato difficile?«Mi sono avvicinato con timore alla lingua napoletana, chiedendo in qualche modo permesso ai miei miti partenopei, simboli di una grande tradizione teatrale e cinematografica. (napoli.corriere.it)

Il regista porta sul grande schermo (con 01 Distribution) una favola nata dopo essere entrato in possesso di una storia scritta da Federico Fellini e Tullio Pinelli, alla fine degli Anni '40, di cui si sapeva poco e niente. (ilmattino.it)

Pierfrancesco Favino accolto a Napoli da un bagno di folla alla prima di «Napoli-New York» — al cinema Modernissimo e al Metropolitan — insieme con il regista Gabriele Salvatores e i due giovanissimi protagonisti del film, Antonio Guerra e Dea Lanzaro. (video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it)