ACCORDO SENZA ITALIA

Il Consiglio europeo ha dato il via libera alle nomine e Giorgia Meloni resta isolata: si è astenuta su Ursula von der Leyen e ha votato contro il socialista Antonio Costa e la liberale Kaja Kallas. L’Italia del centrodestra si ritrova così all’opposizione nell’Ue. Fuori dal centro di comando e emarginata. Il sì alla triade che la tedesca formerà per i prossimi cinque anni ha trovato i numeri necessari intorno al tavolo. (Avanti Online)

Se ne è parlato anche su altre testate

Conclusa la partita sulle nomine del Consiglio europeo è entrata nel vivo la trattativa sulla composizione della maggioranza nell'europarlamento che dovrà votare i nomi indicati dai capi di Stato e di governo per i ruoli apicali nelle istituzioni europee e per definire le figure e le deleghe dei commissari. (il Giornale)

Vi presentiamo gli ultimi fatti, dati e analisi sul clima, spiegati dai più importanti esperti. A tu per tu con gli studiosi in prima linea nella lotta al cambiamento climatico per capire cosa succede al nostro pianeta: quali nuove strategie dovremo adottare? (Euronews Italiano)

La faccia è scura, ma Giorgia Meloni, appena uscita dal Consiglio Ue di giovedì notte, ostenta fermezza: “Le persone mi rispettano in Italia, ma anche all’estero, perché non ho una doppia faccia“. La presidente del Consiglio spiega così la decisione di andare allo scontro con i partiti europei della cosiddetta maggioranza Ursula. (Il Fatto Quotidiano)

Nomine Ue, l’astensione di Meloni fa arrabbiare il Ppe, von der Leyen e le destre. Numeri alla mano: ecco perché ora rischia l’isolamento

Non si sente all’angolo, né emarginata, o tantomeno indebolita. Giorgia Meloni è tornata da Bruxelles nella notte tra giovedì e venerdì, comprensibilmente provata dalle trattative convulse al tavolo del Consiglio europeo, eppure convinta di aver agito per il meglio e «per il bene della nazione». (Corriere della Sera)

"Non sostengo e non ho sostenuto questa proposta, lo considero un grande errore e una mancanza di rispetto dei cittadini europei". Bruxelles, 28 giu. (Tiscali Notizie)

– Un’astensione su Ursula von der Leyen, un “no” ad Antonio Costa e a Kaja Kallas. Una posizione che comunque non blocca il via libera a tutto il ‘pacchetto’ proposto dalla maggioranza Ppe-S&D-Renew che passa a maggioranza: l’ex premier socialista portoghese Costa sarà quindi presidente del Consiglio europeo, mentre dopo il via libera del Parlamento von der Leyen farà il bis alla guida della Commissione e Kallas assumerà il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera. (Gazzetta Matin)