Medio Oriente: l'escalation. Chi appoggia chi, e perché | Milena Gabanelli

L’8 ottobre 2023, all’indomani del più feroce eccidio di ebrei dai tempi della Shoah, il presidente iraniano Ebrahim Raisi parla al telefono con Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, e Ziyad Al Naklhalah, leader della Jihad islamica in Palestina. Il senso del discorso fra i tre è che Allah è dalla parte del popolo palestinese, ma soprattutto dalla loro: la Repubblica islamica d’Iran, sciita, e le due principali formazioni integraliste sunnite responsabili della mattanza del 7 ottobre condividono interessi che sono sempre stati più forti della divisione fondamentale del mondo musulmano, quella fra sciiti e sunniti (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sono le parole della giornalista e scrittrice Rula Jebreal, che a un anno dall’attacco terroristico di Hamas in territorio israeliano ha commentato per ilFattoQuotidiano.it ciò che sta accadendo in Medio Oriente: “Israele ha violato tutti i diritti umanitari, ha violato le leggi internazionali. (Il Fatto Quotidiano)

Nei media occidentali, l’uso di un linguaggio rovesciato fa passare l’invasione per difesa, l’escalation per una de-escalation, gli aggressori per le vittime, producendo di fatto una vera e propria normalizzazione dell’ineluttabilità della guerra. (DinamoPress)

Il quadro è ormai chiaro, il puzzle è completo: la guerra di Benjamin Netanyahu ha l’obiettivo di riscrivere i confini geopolitici di tutto il Medio Oriente. E non si tratta solo di una frase vuota: dietro quello slogan, quel mantra, non c’è solo Netanyahu, ma un intero Paese che ha affidato al suo primo ministro il “lavoro sporco”, il compito di garantire la sua sopravvivenza a qualsiasi costo. (Il Dubbio)

Le radici di una guerra. Dopo i colpi ai Caschi blu in Libano, Israele prepara lo scontro diretto con l’Iran

Dalle capitali della diplomaz… (la Repubblica)

Nel corso dell’ultimo anno la geopolitica del Medio Oriente è stata completamente stravolta: posture strategiche, logiche di deterrenza, certezze consolidate e leadership decennali sono state spazzate via dal massacro del 7 ottobre, dalla violenta reazione israeliana lungo la Striscia di Gaza e in Cisgiordania, dall’apertura simultanea di più fronti – dallo Yemen al Libano, alla dinamica di escalation stabilitasi con l’Iran. (ISPI)

Gli iraniani, maggioritariamente di stirpe iafetica o, se si preferisce, caucasica o ariana, hanno sempre tenuto a sottolineare la propria origine indoeuropea, contrapponendosi ai popoli semiti, quali sono gli arabi e gli ebrei (Tiscali Notizie)