Milano, zone rosse per la sicurezza fino a marzo

Milano, zone rosse per la sicurezza fino a marzo
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INTERNO

Dal 30 dicembre al 31 marzo, Milano vedrà l'istituzione delle cosiddette "zone rosse", aree in cui sarà vietato stazionare per chi è considerato molesto o ha precedenti per droga, furti, rapine e altri reati. Il provvedimento, firmato dal prefetto Claudio Sgaraglia, riguarda le zone più delicate della città, tra cui Piazza Duomo, la Darsena, i Navigli e le stazioni di Porta Garibaldi, Rogoredo e la Stazione Centrale.

Questa misura, che evoca tristi ricordi legati al periodo del Covid e del lockdown, ha l'obiettivo di migliorare la sicurezza pubblica, allontanando chi costituisce un pericolo per la collettività. Le forze di polizia avranno il potere di disporre l'allontanamento immediato di chi non rispetta il divieto di stazionamento, garantendo così una maggiore tranquillità nelle aree più frequentate della città.

Il provvedimento è stato accolto con favore da molti cittadini, preoccupati per l'aumento dei reati nelle zone centrali e della movida. Tuttavia, non mancano le critiche da parte di chi ritiene che queste misure possano risultare discriminatorie e poco efficaci nel lungo periodo. Le autorità, dal canto loro, assicurano che il monitoraggio costante e l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine contribuiranno a rendere Milano una città più sicura e vivibile per tutti.

Le "zone rosse" rappresentano un tentativo concreto di affrontare il problema della sicurezza urbana, cercando di prevenire situazioni di pericolo e garantire una maggiore serenità ai cittadini milanesi.